Caldo e afa, il "Drago africano" attacca Civitavecchia

Abbiamo fatto i conti prima con Scipione, poi con Caronte e Minosse. E ora tocca a Nerone. in queste ore infatti, come spiegano i metereologi, l'Italia è alle prese con il "Drago africano, il vento caldo dall'entroterra sahariano algerino, che già sabato pomeriggio ha impennato la colonnina di mercurio". Poi, qualche temporale sulle Alpi, il Piemonte e la Lombardia. Anche violente grandinate, incapaci però di attenuare l'afa.

E Civitavecchia non sfugge alla presa. Già oggi allerta di livello 2 in città, con temperature percepite pari a 38 gradi. E domani e mercoledì la situazione rischia di peggiorare. Con un'allerta di livello 3: condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi. Così, da una parte i cittadini dovranno utilizzare l'acqua in piccole quantità a causa della siccità, e dall'altra il caldo renderà tutto ancora più difficile.

E come sempre (con Scipione, Caronte e Ulisse gli italiani si sono abituati), dal Ministero raccomandano prudenza e attenzione. Evitare quindi l'esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata. Evitare le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono, in particolare per bambini molto piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti. Evitare l'attività fisica intensa all'aria aperta durante gli orari più caldi della giornata. Trascorrere le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandosi spesso con acqua fresca. Proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo.

E il Ministero avverte: "In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contattare un medico).