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Bosco Enel, Galletta: "Va fatto sotto la centrale a carbone"

Anche l'Assessore all'Ambiente concorda con quanto dichiarato dall'ex candidato sindaco Giovanni Ghirga sulla realizzazione del bosco a ridosso della centrale di Tvn

Il bosco va fatto sotto la centrale. A concordare con quanto detto dal medico ed ex candidato sindaco Giovanni Ghirga, è l'assessore all'Ambiente Roberta Galletta.

"Tutti sanno - spiega l'Assessore - che questo non è un bosco aperto al pubblico ma un vero e proprio bosco tecnico che serve a fare sistema perché inserito all'interno della fascia costiera di verde rappresentato dalla pineta della Frasca e soprattutto perché la sua l'ubicazione proprio alle spalle della centrale Enel è chiaramente una difesa per il territorio contro la creazione di una ulteriore area industriale a servizio non solo della centrale energetica ma del Terminal Asia/Cina/Piattaforma Logistica Italia, che prevede a mare una enorme cassa di colmata di oltre un chilometro di lunghezza per 700 metri di larghezza".

Opera, questa che "qualcuno vorrebbe ancora realizzare proprio davanti alla Frasca" e che "comporterebbe la totale e definitiva cancellazione dei fondali protetti dalla Comunità Europea in barba non solo alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente ma soprattutto ai numerosi vincoli che da anni sono stati apposti in questa zona, in particolare al SIC, Sito di Interesse Comunitario che è rappresentato dall'area marina antistante l'impianto ENEl e la costa della Frasca dove tra le altre cose da anni l'università della Tuscia di Viterbo ha iniziato una serie di progetti di recupero e di studio di questo importante quanto delicato ecosistema marino. Infine ricordo ancora che gli uffici del mio assessorato stanno lavorando dall'inizio del mio mandato di assessore alla pratica per l'apposizione del vincolo di protezione denominato “Monumento Naturale” che di fatto salverebbe e proteggerebbe tutta la meravigliosa oasi marina e costiera della Frasca e che, ricordo, è uno dei punti del patto dei giovani consiglieri che a maggio 2012 è stato firmato pubblicamente da sei consiglieri comunali e dalla sottoscritta, oggi assessore all'Ambiente".

E così, "per tenere fede a quel patto, per rispetto verso i colleghi consiglieri ma soprattutto per non tradire la fiducia dei cittadini e delle associazioni ambientaliste che credono in questo progetto, stiamo lavorando tutti insieme a questo sogno.Perchè solo restando insieme, e convogliando le stesse forze nella stessa direzione che è quella della tutela dell'ambiente, potremo salvare l'ultimo tratto di costa ancora fruibile dai civitavecchiesi e arginare le emissioni della centrale Enel, cosi da fare qualcosa di concreto per difendere la salute nostra. E quella dei nostri figli".

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