Assoporti: Luigi Merlo eletto presidente all'unanimità
Finita l'era del presidente Nerli che ha guidato l'associazione fino ad oggi. Tra un anno a Merlo subentrerà il presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti
Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, è stato eletto all'unanimità alla presidenza di Assoporti, l'associazione che raggruppa e rappresenta tutte le autorità portuali italiane. Merlo succede al presidente Francesco Nerli, che ha guidato l'associazione fino ad oggi. Tra un anno a Merlo subentrerà alla presidenza il presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Pasqualino Monti, che resterà in carica per un anno.
"Non siamo un piccolo mondo, ma una grande economia. Dai porti viene generato un gettito annuo di 13 miliardi di euro di Iva. È tempo che si apra sulla portualità italiana una riflessione adeguata". È su questo messaggio, esposto ieri all'assemblea di Assoporti dal presidente entrante dell'associazione, Luigi Merlo, che i porti italiani dopo un periodo di divisione hanno ritrovato la loro unità. E senza giri di parole, chiedeno ora al Governo l'attenzione e l'impegno che meritano. "Il Paese sta cambiando pelle - ha detto Merlo - Da Paese industriale stiamo diventando Paese logistico-industriale. Significa che tutto il sistema deve aprirsi ad una riflessione nuova. Il made in Italy non lo si difende più cercando semplicisticamente di proteggerlo. Bisogna creare le condizioni di stare in termini competitivi dentro al mercato globale".
Ovvero: un nuovo approccio alla portualità. Che per sua stessa natura deve tornare ad essere considerata potenzialità strategica dell'intero Paese. Il Mediterraneo è infatti il corridoio naturale verso l'Europa per i traffici provenienti da Africa ed Estremo Oriente. E l'Italia è la porta naturale per questi traffici. Le navi del futuro, come quelle che già oggi arrivano dalla Cina, avranno dimensioni tali da richiedere dal punto di vista logistico un sistema complessivo adeguato: dalle dogane alle banchine, dalle gru alle ferrovie.
"Quella del mare è un'economia complessa, ma è una grande economia - ha sottolineato Merlo - È tempo che l'Italia lo capisca e si attrezzi per affrontare le sfide di un mercato che è globale per definizine. Per questo propongo una Cernobbio del mare, l'istituzione di un'occasione annuale a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dal Governo, per fare il punto su come va il settore".
Ed è per questo che le Autorità Portuali reclamano autonomia finanziaria e normativa. L'attuale riforma comincia a riconoscerle entrambe, ma è già stato posto un tetto massimo di 70 milioni di euro. "La consideriamo una mancia - ha detto Merlo - C'è una sproporzione grave con, per esempio, il settore dell'autotrasporto, che riceverà 400 milioni. Noi non abbiamo mai abbaiato, ma se lo facciamo possiamo fare male".
Un appello accolto dal vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia: "Credo nella capacità delle Autorità Portuali di essere protagoniste di una nuova stagione, affinché i porti possano tornare ad avere il ruolo che meritano. Credo anche che quella della portualità debba essere una scelta strategica prioritaria. Bisogna riscoprire il ruolo dei porti perché escano fuori dal letargo di vari decenni e siano partecipi dello sviluppo e della crescita di una visione di sistema".