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Parco "Martiri delle Foibe", approvata la delibera per l'affidamento a terzi

L'assessore all'Ambiente Roberta Galletta ribadisce la sua volontà di mantenere i parchi pubblici e chiede un confronto di maggioranza per rivedere la delibera

"Riqualificazione e gestione funzionale del parco Martiri delle Foibe - concessione di lavori pubblici art. 143 decreto legislativo 163/2006 S.M.I. - Approvazione Progetto Preliminare".

Questo l'oggetto della delibera varata dalla Giunta Tidei per l'affidamento a terzi (quindi privati) dei parchi pubblici cittadini. A cominciare proprio dal parco Martiri delle Foibe. Privato che stando proprio alla delibera dovrà occuparsi della sistemazione del verde, realizzazione dell'impianto di illuminazione, realizzazione dell'impianto di irrigazione, sistemazione dei vialetti interni, opera di messa in sicurezza delle recinzioni, ristrutturazione campi da gioco compreso realizzazione spogliatoio in struttura amovibile in legno lamellare". E per rendere allettante la concessione (perché un privato dovrebbe regalare i propri soldi per sistemare un parco che di per sé non gli porterebbe alcun profitto?) la stessa delibera prevede anche la "presentazione e successiva realizzazione di un Progetto di gestione e sviluppo-obbligatorio: l'affidatario - si legge nella delibera - dovrà realizzare uno o più progetti di gestione e di sviluppo anche a carattere imprenditoriale secondo le modalità e alle condizioni indicate dall'Amministrazione comunale". Insomma, via libera all'aggiudicatario dell'appalto dei lavori, di realizzare all'interno del parco un'attività (dalla vendita dei gelati, al bar, al ristorante o pizzeria). Tutto a causa delle casse vuote del Comune e dello stato di degrado in cui versano i parchi.

Insomma a guardarla così l'amministrazione Tidei non ha fatto altro che varare una delibera che somiglia in tutto e per tutto, o quasi, a una di quelle varate dall'amministrazione Moscherini e che l'allora opposizione (e oggi maggioranza) aveva aspramente criticato. Anche a suon di petizioni popolari. "I parchi devono essere e rimanere pubblici", tuonavano dai banchi della Pucci.

Ma a sottolineare le differenze è l'assessore ai Lavori Pubblici Mirko Mecozzi. "La delibera varata dall'amministrazione Moscherini prevedeva appalti da costi esorbitanti (quasi un milione di euro), la nostra ha invece costi contenuti (si dovrebbe aggirare attorno ai 450 mila euro)". E ancora: "La delibera varata dall'amministrazione Moscherini prevedeva che il privato potesse intervenire all'interno del parco con la realizzazione di piste di pattinaggio o campetti. Noi invece affidiamo al privato solo ed esclusivamente lo stabile presente all'interno del parco. Lì e solo lì il privato potrà realizzare un'attività da cui trarre profitto e rifarsi dei costi di manutenzione e riqualificazione del verde appaltato". Ma non finisce qui. Mecozzi ha tenuto a sottolineare che resteranno al loro posto anche le recinzioni del parco mentre "Moscherini ne aveva previsto l'abbattimento" (segno distintivo tra pubblico e privato?, ndc).

E se da una parte, dall'entourage del Sindaco, tengono a sottolineare che il parco andrà ad associazioni o cooperative, dall'altro lato l'assessore all'Ambiente Roberta Galletta si dice contraria alla delibera così come stilata perché "contraddittoria rispetto a quanto dichiarato e promesso in campagna elettorale. Sono per i parchi pubblici - ha voluto precisare - e preferirei che questi fossero dati ad associazioni anziché a privati". Perché questa dichiarazione se come detto dall'entourage del Sindaco i parchi andranno ad associazioni? In maggioranza si parla? Si parla poco? O non ci si capisce al 100%? Fatto sta è che l'assessore all'Ambiente chiede un "confronto di maggioranza per rivedere la delibera approvata".

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