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Sabato, 20 Aprile 2024
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Class action sull'adeguamento Tia 2011, è scontro

Dopo la class action promossa da Mdc, il Codacons annuncia un ricorso al Presidente della Repubblica sulla tariffa straordinaria, sminuendo l'azione dei colleghi. E si scatena la polemica

È ancora scontro sull'adeguamento Tia 2011. Una guerra iniziata prima amministrazione comunale e Mdc e a cui ora si aggiunge un terzo protagonista. Il Codacons. A scatenare l'ennesima "guerra" intestina l'annuncio del Codacons di aver intrapreso un ricorso collettivo straordinario al Presidente della Repubblica "per tutti i cittadini del comune di Civitavecchia, destinatari dell'adeguamento della tariffa rifiuti per l'esercizio finanziario 2011, al fine di chiedere l'annullamento vdella inaspettata e mal digerita delibera che lo prevede". Codacons che tra l'altro sottolinea come solo "attraverso un ricorso amministrativo, proposto nei termini previsti dalla legge, come questo del Codacons, è possibile annullare un atto amministrativo, come la suddetta delibera. Ogni altra iniziativa, raccolta firme, protesta civile, rappresenta esclusivamente un'azione politica o simbolica, che nessun effetto concreto può avere sulla validità di tale atto del Comune". Un chiaro riferimento alla class action promossa dal Movimento Difesa del Cittadino che senza pensarci due volte interviene e replica aspramente ai "colleghi".

"Dopo anni che i cittadini di Civitavecchia, quando vogliono rivolgersi al Codacons, sono costretti a recarsi a Roma oppure a Viterbo, si scopre che il Codacons esiste anche a Civitavecchia. Da quando? Dove si era nascosto fino ad ora?". Una cosa che sembra "strana" per l'associazione dei consumatori che sottolinea come "la sede di Civitavecchia non risulta né negli elenchi tenuti presso il Ministero dello Sviluppo Economico ne sulla pagina "dove siamo" del sito Codacons.it". E incalza: "Leggiamo, inoltre, che la dottoressa Sabrina De Paolis, avrebbe detto che l'unica azione che può annullare la delibera è il Ricorso al Presidente della Repubblica. Non capiamo perché non ci ha fatto questa obiezione, e detto le proprie intenzioni, quando, per ben due volte, è venuta presso la nostra sede a chiedere informazioni su quali illegittimità avevamo riscontrato: le avremmo tranquillamente spiegato perché avevamo deciso di non percorrere quella strada. Se si fosse presentata a noi come esponente Codacons e non come semplice consulente - precisano da Mdc - avremmo sicuramente collaborato: Mdc e Codacons sono entrambi membri di "Casper" (Comitato Contro le Speculazioni e a favore del Risparmio) e collaborano da anni in moltissime azioni. A Civitavecchia il neonato Codacons locale sminuisce gratuitamente Mdc che, ricordiamo, ha già vinto 3 ricorso al Tar contro il Comune di Civitavecchia, perché? Se ambedue le Associazioni operano a tutela del consumatore senza fini politici, la scelta normale è la collaborazione, come abbiamo già fatto con Codici, vicendo".

Un argomento, quello relativo all'adeguamento Tia 2011, che sta suscitando l'interesse di tutti. E così dopo le querelle tra l'amministrazione comunale ed Mdc, e tra Mdc e il Codacons, ora ad intervenire sono anche i due membri della Commissione Bilancio, Giulio Agostini ed Emiliano Santori che, ricordando come "l'azione di gruppo è sostanzialmente solo una diffida, che non evita il pagamento della tariffa", tengono a sottolineare "l'assoluta correttezza del procedimento adottato, consentito dalle norme e dai regolamenti vigenti e per molti versi obbligato". Quindi, "pur comprendendo l'indignazione della città e l'azione intentata dai movimenti di tutela dei consumatori, la nostra intenzione è di proporre loro un confronto sereno, esclusivamente nel merito della questione, affinché possano prendere atto della inevitabilità della scelta effettuata dall'amministrazione. La proposta di incontro - spiegano i due consiglieri di maggioranza - che ci auspichiamo venga accolta nel suo significato autentico e non interpretata come una debolezza, ha anche lo scopo di cercare insieme le modalità per tutelare quei cittadini che, avendo ora aderito alla class action, rischiano di dover in futuro pagarne le conseguenze qualora l'iniziativa, come pensiamo, non avesse esito positivo".

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