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Trastevere e la movida selvaggia: esercenti e residenti bocciano i controlli

Venerdì notte il farwest nel pub di via di Ponte Sisto. Eppure il rione è tra i sorvegliati speciali del piano sicurezza avviato dopo i fatti di Parigi. I commercianti: "Per la microcriminalità non è cambiato nulla"

Controlli serratissimi nelle piazze della movida, Trastevere in testa, contro il terrore di attacchi modello Parigi. Un piano sicurezza rafforzato con gli attentati francesi, annunciato a gran voce per l'avvio del Giubileo da Questura e Prefettura, fatto di camionette delle forze dell'ordine nelle zone calde, di presidi militari dell'esercito, di perquisizioni, "qualora lo si ritenga necessario".  

Eppure, nel rione blindato, quattro bulli possono entrare in un pub, picchiare gestori e dipendenti, tentare una rapina, sfasciare il locale, e fuggire. Con una camionetta dei carabinieri a cento metri di distanza. E' successo venerdì sera, al Beerland di via di Ponte Sisto. Il titolare ha denunciato i fatti al nostro giornale: "Fa male che che sia stata usata violenza in un locale situato in una piazza centralissima di una città che il ministro Alfano definisce super controllata. Questo fa davvero male"

Già, i super controlli almeno alla vista ci sono, più agenti e più pattuglie di passaggio, ma nella birreria presa d'assalto non stati sufficienti a evitare scene da far west. "Sì vediamo passare poliziotti, la presenza è visibile rispetto a settimane fa, c'è il presidio fisso dei Carabinieri in piazza Trilussa - spiega Daniele, tra i responsabilità del locale Friend's che affaccia su piazza Trilussa - ma evidentemente non basta, nei vicoli continuano a esserci vandali, ubriachi pronti a infastidire se non addirittura a inscenare rapine come successo al Beerland"

Stesse considerazioni da Roberto, dipendente di un'enoteca in via Pelliccia. "E' apprezzabile che siano state rinforzate le misure di sicurezza contro il terrorismo, ma se poi un pazzo qualunque può tirare una bottiglia spaccando una vetrina, come è successo qui un mesetto fa, e andarsene impunito, possiamo dire che qui per chi vive quotidianamente il rione è cambiato poco". Idem per la signora Anna, da anni dietro al bancone del Bar del Cinque. "Qui non è cambiato molto, se entrano ubriachi o persone moleste sta sempre ai gestori o a chi sta lavorando riuscire a cacciarli per evitare il peggio". 

Senza appello invece il verdetto del comitato di quartiere, Vivere Trastevere. "Di forze dell'ordine ne vediamo poche, o comunque non servono a niente visto che la notte succede di tutto - chiosa la presidente Dina Nascetti - le risse nei vicoli non si contano più. Non solo il quadro non è cambiato, è addirittura peggiorato". 

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