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Sabato, 20 Aprile 2024
Trastevere Trastevere / Via della Penitenza

"Il Centro Giovani è in mano al Pd". Tra no e astenuti l'Aula del I municipio fa cadere il direttivo

Ieri la fumata nera per il comitato di gestione degli spazi di via della Penitenza. Le opposizioni: "E' una nostra vittoria, ora si torni a votare per la rielezione". Giuntella ammette: "Sì, ci sono criticità"

Per il Centro Giovani del I municipio il 2015 si chiude senza organi direttivi, a sei mesi dal taglio del nastro. A sorpresa riaprono invece le iscrizioni, e si dimette il comitato già votato a settembre, caduto ieri per la mancata ratifica in Aula. La delibera per l'ok agli organi di gestione degli spazi culturali di via della Penitenza non è stata approvata, unici due voti favorevoli quelli dei capigruppo di maggioranza, Tommaso Giuntella (Pd) e Mauro Cioffari (Sel), astenuti gli altri consiglieri del centro sinistra e contrario centro destra e M5Stelle.  

IL CENTRO GIOVANI "ELETTORALE" - La ragione? Le critiche mosse all'unanimità dall'opposizione: gli spazi di Trastevere, così gestiti, somigliano più a una sede giovanile del Pd che a un centro aperto a tutti i giovani (tra i 18 e i 35 anni) del territorio e allo sviluppo delle loro idee. Tre i consiglieri di centrosinistra tra gli scrutatori (Ricciardelli (Pd), Lilli e Argilli (Sel)) e il figlio del consigliere di maggioranza Figà-Talamanca eletto presidente. Insomma, troppa opportunità politica che forse, in un centro anziani modello ispiratore della nuova struttura, non si vedrebbe. 

I rilievi fatti dalle opposizioni, a seguito dei lavori sul tema svolti in Commissione trasparenza, sono finiti sul tavolo del segretario generale del Campidoglio, che ancora non si è espresso, pur richiedendo, secondo quanto dichiarato dai consiglieri di centro destra, ulteriore documentazione per approfondire. 

"In assenza di una risposta del segretario la ratifica di ieri era impossibile da sostenere" spiega a Romatoday il capogruppo Pd, Tommaso Giuntella, che non fatica ad ammettere legittime perplessità sui nomi usciti dal voto di settembre. "Se avessimo votato sì non avremmo fatto l'interesse del centro, che è un'esperienza importante da tutelare, da far funzionare a pieno regime il più prima possibile e non come realtà zoppa". Il comitato di gestione, così eletto, "non sarebbe durato molto", perché le criticità, di fatto, non si possono negare, nonostante la presidente Alfonsi abbia bollato gli attacchi come "inutili polemiche politiche".

Da qui il passo indietro della maggioranza e la decisione a tavolino di mettere le mani avanti, facendo cadere il comitato prima che lo facesse, eventualmente, il Campidoglio. "I capigruppo hanno votato sì, come segnale di sostegno all'esperienza del centro, ma gli altri consiglieri si sono astenuti". Una mossa studiata per farlo cadere oggi e ripartire subito con le iscrizioni, senza far allungare i tempi oltremodo (il centro è già aperto dallo scorso giugno) e tornare a votare nel primo tempo utile: fra circa un mese. 

"Si andrà a nuove elezioni del direttivo e finalmente avremo una vera apertura del centro a tutti i ragazzi del territorio senza preferenze e simboli politici - dichiarano in nota i consiglieri di opposizione Luca Aubert e Simona Bladassarre (NCS), Lorenzo Santonocito (FI), Luigi Servilio e Valentina Bellini (PDL), Stefano Tozzi (FDI). Ma stavolta sarà più larga la finestra di tempo disponibile per le iscrizioni? 

Perché un altro aspetto fortemente contestato ha riguardato i giorni complessivi in cui è stato possibile di fatto iscriversi per poi votare ed eleggere presidente e comitato: "Solo cinque giorni nell'arco delle due settimane previste (a metà giugno, ndr), il martedì e giovedì, presso l’ufficio cultura del Municipio (quando cioè gli uffici hanno l’apertura prolungata anche il pomeriggio) e durante l’open day" spiegava il presidente della commissione Trasparenza, Lorenzo Santonocito. Sul punto però Giuntella assicura: "Stiamo valutando che il tempo disponibile sia almeno di un mese". 


 

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