Un paradosso che quasi fa ridere, di un riso amaro certo. L'area pedonale davanti al Macro di Testaccio si sta trasformando in un parking a cielo aperto, in barba a regole, vigili, cittadini. Stiamo parlando di Piazza Orazio Giustiniani, lo spazio davanti al museo, in fondo a via Galvani. Qui un cantiere di Città Storica ha realizzato la nuova pavimentazione dell'area che è pronta per la consegna ai cittadini. Il perimetro sarà pedonale, o almeno dovrebbe diventarlo. E' qui la beffa. 

Da settimane un parcheggiatore abusivo si è letteralmente impossessato del piazzale. La sera, quando cala il sole, toglie le transenne del cantiere, e fa parcheggiare le auto, con 'pizzo' annesso. Il fenomeno è noto all'amministrazione municipale, che si è mossa per fermare il re del parking. Di pochi giorni fa un sopralluogo del minisindaco Sabrina Alfonsi e del presidente del Consiglio del I Municipio, Yuri Trombetti. Ma, paradosso nel paradosso, sembra un'impresa impossibile. 

Trombetti ha scritto al Comandante della Polizia Locale, Raffaele Clemente. Risposta? L'area è di un privato, quindi non possono intervenire. La sorveglianza in pratica non spetta ai vigili urbani nel rispetto del codice della strada, ma all'impresa che sta facendo i lavori. Sempre Trombetti ci racconta di aver telefonato al direttore dell'Ufficio Città Storica che ha commissionato i lavori. 

"Mi ha detto che ha già scritto all'impresa per far posizionare dei dissuasori, ma che sta aspettando il parere della Soprintendenza, senza il loro assenso non può ordinarli". Ultima spiaggia? La richiesta di mettere un vigilante a proprie spese che controlli l'area e che, in caso di manomissione del cantiere, avvisi subito la Polizia Municipale. Quello che è stato ottenuto dopo mille tribolazione è un servizio di vigilanza per le sere di venerdì e sabato, quando centinaia di migliaia di romani si riversano a Testaccio, tra le zone di movida notturne più frequentate della Capitale. Basterà a fermare gli affari d'oro del  parcheggiatore?