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Testaccio, crolla controsoffitto al Cfp: "Centri trattati come scuole di serie B"

Non sono scuole vere e proprie, e spesso ne pagano il conto. Così, se nella scuola elementare adiacente, i controsoffitti erano stati eliminati per ragioni di sicurezza, nel Cfp erano ancora lì, a trattenere le infiltrazioni d'acqua

I controsoffitti non sono mai stati toccati, così, complice il maltempo e le solite infiltrazioni d'acqua, al Cfp Simonetta Tosi di via Alessandro Volta lunedì è crollato un pezzo di muro. Il Centro di Formazione Professionale di Testaccio è frequentato da quasi 300 ragazzi, che per fortuna non passano mai sotto quel controsoffitto

"Il crollo è avvenuto nella zona del mezzanino, dove non ci sono aule, solo degli uffici" ci spiega l'assessore alla Scuola del I Municipio, Alessandra Ferretti. Che ci tiene a precisare che l'Istituto, contrariamente alle altre scuole del territorio, è sotto la responsabilità dell'Assessorato al Commercio, anche per quanto riguarda gli interventi di manutenzione. 

"Nel plesso vicino, nella scuola elementare IV Novembre, i controsoffitti sono stati eliminati tempo fa, proprio per evitare situazioni del genere" spiega l'assessore. Ma nell'adiacente Cfp non è stato fatto lo stesso intervento. I Centri di Formazione Professionale non sono assimibili da un punto di vista amministrativo a istituti scolastici veri e propri. Così non è automatico che riqualificazioni e ristrutturazioni ne tengano conto. 

Il consigliere comunale Davide Bordoni, coordinatore di Forza Italia a Roma, ha chiesto ieri all'amministrazione di destinare anche a queste strutture i fondi della Regione per la manutenzione degli istituti, perché "questi centri non sono scuole di serie B".

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