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Testaccio Testaccio / Via Luigi Galvani

Testaccio, materna Biocca ostaggio dell'amianto: niente bonifica sotto l'albero

Nessuno è intervenuto, come promesso, alla scuola materna Paolo Biocca di Testaccio. Il casotto della Provincia, in pannelli di eternit, è ancora lì, nel perimetro dell'istituto. Alunni e genitori aspettano da mesi

Niente bonifica di Natale. La scuola materna Paolo Biocca di Testaccio resta invasa dall'amianto. Gli unici residui eliminati sono quelli trovati nell'orto del giardino, resta invece a pochi metri dall'istituto una casotto fatto interamente di eternit, di proprietà della Provincia. 

Il Municipio Centro Storico ha votato all'unanimità una mozione il 19 dicembre, proposta dai consiglieri Annalisa Secchi (Pd) e Luca Aubert (Ncd). Con il documento si chiede alla presidente Alfonsi di impegnarsi per attivare al più presto l'iter di bonifica dell'area, una volta per tutte, a garanzia della sicurezza dei piccoli alunni. Fin'ora l'allarme lanciato da via della Greca è passato inosservato. E nonostante fosse previsto un intervento durante la chiusura natalizia della scuola, alla Biocca non si è visto nessuno. 

D'altronde, che i tempi siano biblici genitori e alunni lo hanno già notato. Frammenti di amianto scoperti nel mese di maggio all'interno del giardino sono stati rimossi solo a ottobre e, a quanto riferito dai consiglieri, senza neanche chiudere la scuola. 

Modalità che ha sollevato non poche perplessità tra dipendenti e genitori dell'istituto. Per non parlare  delle due cassette di amianto scoperto sopra il tetto della scuola, sostituite sì con altre 'sane', ma lasciate lì dalla ditta che ha effettuato i lavori. La denuncia insomma è chiara: si interviene poco, e male. 

Ricapitolando: un quantitativo minimo eliminato dopo mesi, un pezzo di tetto 'avvelenato' abbandonato sul posto e un casotto di proprietà della Provincia di Roma, costruito in pannelli amianto, ancora in piedi, nonostante due diverse perizie ne abbiano accertato la pericolosità. Tra i genitori la preoccupazione è forte. Il rischio è che si arrivi direttamente all'estate, prossimo periodo in cui è possibile sfruttare la chiusura della scuola, con il 'mostro' dentro casa. "Durante le festività natalizie non è intervenuto nessuno - ci confermano dal Municipio - pare che i lavori siano previsti entro il mese di gennaio". Sarà la volta buona?

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