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Testaccio Esquilino

“Questo esercizio è solidale”: sulle vetrine l'adesivo che premia le attività generose

Santoloce: "Esistono già realtà virtuose che donano beni e servizi alle famiglie fragili. Vogliamo renderle riconoscibili"

Un adesivo per rendere riconoscibili le attività che si mettono a disposizione delle famiglie fragili del territorio. E’ questa la proposta che è stata portata all’attenzione del primo municipio, quello che ospita la maggior quantità di esercizi commerciali nella Capitale.

Gli esercizi solidali

“Non è un’iniziativa rivolta solo alle attività commerciali, perché nel nostro territorio esistono realtà che mettono a disposizione delle persone che ne hanno maggiore bisogno, anche dei servizi” ha spiegato Claudia Santaloce, la presidente della commissione municipale dedicata alle politiche sociali. La proposta approdata in aula consiliare, prevede l’istituzione di un registro in cui raggruppare gli esercizi “virtuosi”. Una volta individuati, il municipio ha intenzione di “premiarli”, creando un adesivo da mettere sulle relative vetrine. Sarà un modo per renderli riconoscibili anche agli occhi dei cittadini che, di conseguenza, potrebbero decidere di trasformarsi in loro clienti.

Il ruolo delle consulte

L’ente di prossimità ha quindi deciso di verificare, nell’ambito della consulta per il commercio, quali siano le realtà solidali. A questo scopo contribuirà anche la consulta del volontariato sociale che, il municipio I, sta in questi giorni istituendo. Del resto, “molti esercenti hanno già attivato collaborazione o sconti per le categorie più svantaggiate o iniziative rivolte ai centri di accoglienza del territorio”, si legge nell’atto firmato da Claudia Santoloce e da Sergio Grazioli, il presidente della commissione commercio.

Le realtà già solidali

“Già oggi esistono panettieri, penso ad esempio al Forno di San Saba, che è gestito da una ragazza di 20 anni, che dona il pane invenduto alla comunità di Sant’Egidio. I volontari dell’associazione passano la sera a raccogliere i prodotti da forno, per distribuirli poi attraverso la propria rete. Poi mi viene in mente l’osteria LaSolFa, all’Esquilino, che offre cene per l centro Vittorio Amedeo, gestito da Nonna Roma. Gli esempi – ha aggiunto Santoloce -  potrebbero continuare e riguardare anche realtà che offrono servizi, ad esempio i parrucchieri o i teatri che destinano biglietti ai bambini di famiglie segnalate dai servizi sociali”. L’universo degli “esercizi solidali” che il municipio vorrebbe far emergere, è quindi composito.

L'adesivo che premia le attività virtuose

Tutte queste realtà, quindi, stando alle intenzioni dei due presidenti di commissioni, potranno beneficiare di un piccolo ma significato adesivo che le renda riconoscibili. “L’idea dell’adesivo è nata da un’iniziativa di qualche anno fa, quella che recitava lo slogan ‘sono Pablo e qui sto bene’ ” ha ricordato Santaloce. In quell’occasione ne hanno beneficiato le attività che offrivano servizi alle persone con disabilità. Ed alcuni di quegli sticker sono ancora presenti all’ingresso dei negozi. I nuovi, invece, sono ancora da realizzare. La riuscita dell’iniziativa dipenderà anche dall’adesione che, le varie attività presenti nel territorio, sapranno garantire. La “gara di solidarietà” può partire.

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