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Martedì, 16 Aprile 2024
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Tavolini e dehors, noto chef lancia petizione "per salvare mille posti di lavoro"

A lanciare l'allarme è Alessandro Circiello, presidente della Federazione Italiana Cuochi Lazio. La petizione è stata lanciata su Change.org, rivolta al sindaco Marino e "a tutti i consiglieri del Campidoglio

I tavolini all'aperto valgono più di mille posti di lavoro, che ora sono a rischio. A lanciare l'allarme è Alessandro Circiello, noto chef romano, presidente della Federazione Italiana Cuochi Lazio. Circiello ha deciso di aprire una petizione su Change.org, la più grande piattaforma al mondo di attivismo sociale, per chiedere al Sindaco Marino e ai consiglieri capitolini di rivedere le misure che, da agosto di quest’anno e non senza proteste, hanno ridotto il numero di tavolini all’aperto per molti ristoratori del centro storico.

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“Capisco le finalità di tutelare il decoro urbano nelle principali piazze della città, ma questi interventi stanno provocando un grave danno alle attività turistiche ed enogastronomiche - scrive Circiello nella sua petizione - Non confondiamo il giusto rispetto delle regole contro gli abusivismi, con un’indiscriminata riduzione delle possibilità di ristorazione all’aperto, caratteristica storica e perfino cinematografica della tradizione romana. La Federazione Italiana Cuochi Lazio è fortemente preoccupata per l’annunciato licenziamento di oltre mille dipendenti del settore della ristorazione a seguito dei suddetti provvedimenti”.

Da qui la richiesta diretta al primo cittadino e a tutto Palazzo Senatorio: “Chiediamo al Sindaco Marino e ai signori Consiglieri comunali di Roma Capitale di voler intervenire per revocare le misure più inutilmente discriminatorie nei confronti del settore turistico e della ristorazione e favorire un sereno confronto che porti ad un piano di riqualificazione delle piazze e della ristorazione all’aperto che è nell’interesse non solo dei tanti imprenditori corretti e rispettosi della legalità, ma soprattutto dei tanti lavoratori che permettono a Roma di essere una delle principali località turistiche non solo per le attrazioni culturali ma anche per quelle enogastronomiche”. 

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