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Ztl, passo indietro del Comune sui rincari. Proteste: "Disparità per Tridente e Monti"

Dietrofront di Improta sulle tariffe dei varchi elettronici, rimodulate sulla base dell'orario di attivazione delle porte. Protesta da Monti, la consigliera Naim: "Provvedimento iniquo"

La protesta dei cittadini ha ottenuto gli effetti sperati. Gli aumenti della Ztl, quelli previsti nel bilancio di previsione 2014, verranno rivisti: "A seguito di un'istruttoria più approfondita" e "accogliendo le richieste arrivate dal presidente del municipio Alfonsi, dalle associazioni di quartiere e dalla maggioranza, abbiamo maturato la decisione di una nuova rimodulazione delle quattro zone ztl". L'assessore alla Mobilità, Guido Improta, ha fatto un passo indietro.

Con una delibera correttiva ha modificato i rincari iniziali, in alcuni casi oltre il 1000% e da spalmare su tutte le aree interessate. Ci si atterrà piuttosto alle quattro zone ztl già esistenti applicando tariffe tarate principalmente sulla durata di attivazione dei varchi. E dando la possibilità a chi risiede nel centro storico e nel rione Trastevere di avere un pass annuale in alternativa all'abbonamento quinquennale, finora obbligatorio.

NUOVE TARIFFE RIMODULATE - Così a Testaccio, cuore del malcontento, dove le porte restano accese per 4 ore due volte a settimana, il prezzo rimane 78 euro. A San Lorenzo 166, a Trastevere scendiamo a 516 per l'abbonamento di cinque anni, e a 116 per il permesso annuale.  Fin qui i residenti gioiscono. Nel Tridente e a Monti invece resta il prezzo iniziale: 1016 euro, ma con la possibilità di pagarne 216 in caso di contrassegno annuale. E qui le lamentale non si fanno attendere. 

LE POLEMICHE - Così la consigliera municipale, Nathalie Naim: "Il provvedimento è iniquo e si presta a essere impugnato per la disparità di trattamento fra i vari quartieri e rioni in assenza di una valida motivazione" e non solo. 

"Lasciano perplessi le motivazioni ambientali visto che la delibera preveda che i veicoli dei gestori di locali quali pizze al taglio, kebab, paninoteche gelaterie, che stanno letteralmente invadendo il centro storico con i noti problemi, paghino per entrare un importo uguale o minore rispetto a quello dei residenti ossia intorno ai 200 euro l'anno senza neppure, a differenza delle attività commerciali, dovere avere un posto auto privato. Poi mentre il costo della prima auto dei residenti è stato aumentato di dieci volte, quello degli autocarri, di gran lunga più inquinanti e ingombranti, solo di tre volte". La Naim non è da sola a gridare allo scandalo. 

"Sono 200 le firme raccolte in un solo giorno contro l'aumento indiscriminato della ZTL nel Tridente e a Monti. Non accettiamo di essere trattati come polli da spennare". Così, in una nota, Matteo Costantini, presidente dell'Associazione Uniti per Centro Storico, confluito nel PD. "La parziale retromarcia su Testaccio e Trastevere ha l'effetto di dividere i residenti del centro storico in cittadini di serie A e serie B, un mistificatorio spartiacque tra presunti ricchi e poveri". 

Non è d'accordo la presidente della City romana, Sabrina Alfonsi. "I permessi sono stati rivisti in base al tempo di attivazione dei varchi nelle quattro zone, ora sì che possiamo parlare di equità". 

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