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Le Botticelle continueranno a circolare per Roma: il Tar accoglie ricorso dei vetturini

Il Tar ha accolto ieri l'ultimo ricorso dei vetturini delle carrozze a cavallo, impugnato contro il regolamento dell'ex Giunta Raggi che imponeva loro di spostarsi dalle strade del Centro di Roma ai parchi

Non solo bancarelle, tra i contenziosi giudiziari d Virginia Raggi ci sono anche le Botticelle, le carrozze a cavallo contro cui l’ex Sindaca si è più volte scagliata nell’ultimo anno.

Ieri il Tar del Lazio ha nuovamente accolto il ricorso dei vetturini contro il regolamento che imponeva loro di spostarsi dalle strade del Centro di Roma ai parchi.

"è una soddisfazione storica – ha affermato Angelo Sed, Presidente della Nuova Associazione Vetturini Romani - Abbiamo dimostrato che avevamo ragione sin dall'inizio nel sostenere che questo Regolamento fosse completamente errato".

Cosa prevedeva il regolamento sulle Botticelle

La Giunta Capitolina fece approvare a dicembre 2020 il regolamento che imponeva norme stringenti per il ricorso ai cavalli e la possibilità di convertire le attività in licenza per taxi, condizione a cui sono seguiti una pioggia di ricorsi dei vetturini.

Secondo il regolamento, i cavalli avrebbero potuto circolare solo per 7 ore giornaliere, facendo delle pause ogni 45 minuti, e restando fermi, tra luglio ed agosto, nella fascia oraria più calda (tra le 12 e le 17.30). Inoltre, alle Botticelle era consentito circolare solo in determinate aree verdi, vale a dire a Villa Pamphilj, a villa Borghese e nel parco degli Acquedotti. Ai vetturini invece era consentito di convertire l’attuale attività in licenze taxi.

“La disciplina dei conducenti delle carrozze a cavallo era stata completamente stravolta con decine di modifiche gravose. Il rischio per le storiche Botticelle era quello di non poter più lavorare in assoluto – ha spiegato Andrea Ippoliti, legale della categoria - Il regolamento era francamente illogico, in palese violazione del Codice della Strada e di tutta la normativa in materia oltre che del buon senso. Il TAR ha censurato la genericità e superficialità con cui è stato redatto, visto che le sue previsioni contraddicevano tutta la letteratura medico-zoologica in materia – prosegue - Inoltre i vetturini dovevano farsi carico a proprie spese di un nuovo ritrovo per i cavalli oltre che di furgoni per trasportare i cavalli dalle stalle ai parchi. La ciliegina sulla torta era poi l'assurda previsione per cui i cavalli in servizio sarebbero dovuti raddoppiare, sempre con costi a carico dei vetturini"

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