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Esquilino Centro Storico / Via dei Fori Imperiali

Con la mascherina anti smog contro i Fori pedonali: residenti in protesta

Abitano per lo più tra via Labicana e via Merulana e sono i contrari della prima ora al progetto di chiusura dei Fori. Guida la protesta il Comitato Difesa Esquilino

"Cemento, smog, declino. Guarda che hai fatto sindaco Marino". È il motto dei manifestanti di via Labicana, un centinaio i residenti scesi in piazza per dire "no" ai Fori Imperiali pedonali.  Anzi, guai a pronunciare la parola incriminata: per loro di pedonale c'è poco o nulla.  E se anche ci fosse farebbe rivoltare gli avi nella tomba, come recita il lenzuolo appeso sulla strada: "La storia non si demolisce. Via dei Fori Imperiali non si tocca". Neanche per togliere qualche auto.   

A dirigere i giochi il comitato Difesa Esquilino, presieduto dall'ex consigliere pidiellino Augusto Caratelli, che in pole position con microfono in mano e mascherina anti smog canalizza la rabbia dei presenti.  

LE SOSTE - Parcheggi "rubati", questo sembrerebbe il vero nodo critico del nuovo piano viabilità. È quasi 'giallo' sul numero di soste sacrificate: solo 68 per l'assessorato alla mobilità, molti di più -250- per i comitati in guerra e il 40% del totale tra via Labicana e via Merulana per la Commissione comunale Commercio.

CEMENTO E CASSONETTI - Poco importano i numeri ai residenti in protesta. "Non sappiamo più dove parcheggiare la macchina, me la metto sul terrazzo?" Esordisce Marco, abitante di via Labicana. Poi c'è quel muro di cemento, il tanto odiato new jersey, che fa impazzire i commercianti, pronti a manifestare già domani. Per non parlare dei cassonetti dei rifiuti, spostati sullo spartitraffico: un cruccio insopportabile per gli anziani della via.

Residenti in protesta contro i Fori pedonali - Foto di A.Ronchini/Romatoday

"L'ARIA E' IRRESPIRABILE" - Momento clou della manifestazione la distribuzione delle mascherine anti smog, quasi un contro senso per chi protesta contro un'area chiusa al traffico. Già, ma il flusso per quanto certamente calato davanti ai Fori avrebbe subito un incremento nelle vie limitrofe. "Sento il gas delle auto dalla finestra, c'è un'aria irrespirabile" lamenta Assunta, residente in via Pietro Verri. 

L'idea è di inscenare una protesta attraversando via Labicana con le mascherine protettive, ma il tutto decade al suono indispettito dei clacson al semaforo. "Io devo lavorare, non ho tempo da perdere" tuona su di giri un automobilista, bloccato dal mini corteo. 

BELVISO E IL REFERENDUM - E intanto l'ex vicesindaco Sveva Belviso prosegue la sua raccolta firme sotto lo slogan "liberi di scegliere": chi sottoscrive vuole un referendum popolare sul progetto. "Abbiamo raccolto già 800 firme, senza contare quelle di oggi" ci spiega Belviso, che ci tiene a ribadire l'inganno nascosto nella "favola" di Marino. 

"Di pedonale non c'è niente, i romani lo sanno, non si può passeggiare davanti al Colosseo. Continuano a passarci 450 mezzi all'ora". Per l'ex vice di Alemanno, con l'inganno c'è il danno, e anche la beffa. "Ricordiamo che i 2 milioni di euro per il progetto non avevano copertura finanziaria, e che sono stati spostati dagli oneri della metro C".   

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