Piazza Vittorio, sotto il giardino 1000 metri quadrati inutilizzati
Presentata in Campidoglio un'interrogazione sullo spazio sottostante la piazza. Nanni (Lista Calenda): “Su quei locali da anni non è indicata alcuna destinazione”
Sotto i giardini di piazza Vittorio ci sono dei locali che non sono stati ancora sfruttati al meglio.
Mille metri quadrati
L’esistenza di questo spazio e nota a pochi ed ancora meno sembrano essere le persone informate sul destino di quest’area. Si tratta di “un enorme spazio di 1000 metri quadrati” si legge nella relazione tecnica che accompagnava il progetto esecutivo della riqualificazione. Uno spazio di “circa 1000mq posto al di sotto del giardino con la predisposizione dell’impianto di areazione forzata adatto a funzioni di palestra o altro spazio sociale”.
Uno spazio di proprietà comunale
La relazione tecnica è datata 2015. Ed all’epoca, l’architetto responsabile della progettazione, asseriva che “lo spazio è inscritto nel patrimonio capitolino Roma Capitale, quindi potrebbe chiederne ad ATAC la restituzione per destinarlo a nuove funzioni”. Perché l’azienda comunale di trasporti pubblici all’epoca lo aveva in gestione, pur lasciandolo inutilizzato, si legge sempre nel documento, “da almeno dieci anni”.
L'interrogazione
Sul futuro di quello spazio la lista Calenda ha presentato un’interrogazione. “Vogliamo conoscere le intenzioni dell'amministrazione comunale sull'utilizzazione degli spazi liberi presenti sotto la storica Piazza Vittorio” hanno dichiarato in una nota i consiglieri Dario Nanni e Flavia De Gregorio. “E’ uno spazio di circa 1000 metri quadrati che è di proprietà comunale ma che restano inspiegabilmente inutilizzati” ha aggiunto il consigliere Nanni, raggiunto telefonicamente da Romatoday.
La proposta di destinazione
In un quartiere centrale come l’Esquilino, l’esistenza di uno spazio pubblico di così vaste dimensioni, rappresenta una risorsa di cui è difficile rinunciare. “Pensiamo sia arrivato il momento, per l’amministrazione comunale, di esprimersi sul futuro di quegli spazi. Per noi – ha concluso Nanni – sarebbe opportuno che venissero usati nell’interesse della città o destinati ai cittadini di quel territorio”.