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Esquilino Esquilino / Piazza dei Cinquecento

L'Osservatore Romano su statua Wojtyla: “Risultato non all'altezza dell'intento”

Dalle colonne dell'Osservatore Romano critiche alla statua di Giovanni Paolo II: "Per chi esce dalla stazione sembra infatti un enorme monumento indistinto più che un immediato e inequivocabile"

La statua di papa Wojtyla inaugurata davanti alla stazione Termini, a giudizio dell'Osservatore romano "pecca di una scarsa riconoscibilità". Il giornale vaticano plaude all'idea di una grande statua che rammenti il papa-viaggiatore alle folle di viaggiatori che approdano nella Capitale, ma è critico circa la realizzazione: "la suggestione dell'opera - scrive - consiste nell'abbraccio ideale che il Pontefice era solito dare ai fedeli della sua diocesi e offrire ai molti pellegrini e visitatori" ma "il suo volto, situato in cima alla struttura, ha però solo una lontana somiglianza con quello del Papa. E complessivamente il risultato non sembra all'altezza dell'intento, tanto che in proposito già si sono levate voci critiche". "Per chi esce dalla stazione - sottolinea il quotidiano - sembra infatti un enorme monumento indistinto più che un immediato e inequivocabile omaggio a Giovanni Paolo II. Ci si può quindi domandare se non sarebbe stato meglio privilegiare questo aspetto, viste l'importanza e la collocazione del monumento".

Statua Giovanni Paolo II in piazza dei Cinquecento


L'Osservatore Romano descrive la statua dedicata a Giovanni Paolo II dall'artista Oliviero Rainaldi come "una scultura singolare, squarciata dal vento che la fa somigliare a una tenda aperta o, come ha detto qualcuno, a una campana". "Quando il bozzetto di quest'opera è stato visto per l'approvazione presentava - riferisce il giornale vaticano - una simbologia molto più evidente. Quella che oggi sembra una campana era infatti un tabarro rosso aperto in modo naturale, come appare in molte suggestive immagini di Giovanni Paolo II. Quel mantello, infatti, doveva ricordare il gesto espressivo e simbolico, più volte ripetuto dal Papa, che voleva così accogliere sotto la sua protezione i fedeli di Roma e del mondo". "Sulla piazza, invece, ci troviamo di fronte - rimarca l'Osservatore romano - a un violento squarcio, come di bomba, che finisce quasi per assimilare quel mantello a una garitta, sormontata da una testa del Papa eccessivamente sferica". Per il quotidiano vaticano "resta comunque molto importante e lodevole la decisione del Comune di Roma, che in questo modo ha promosso un'iniziativa efficace per completare e perfezionare il rapporto tra Giovanni Paolo II e la stazione Termini, già nel 2006 dedicata al Papa così amato e che ora è stato proclamato beato dal suo immediato successore". A Rainaldi comunque va riconosciuto almeno "un merito: quello di volersi intenzionalmente distaccare dalla classica iconografia papale per calarla nella modernità".(Fonte Ansa).
 

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