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Esquilino Esquilino / Via della Domus Aurea

Addio a Nunzia, la storica titolare del chiosco di Colle Oppio

Dal 1963 ad oggi ha visto crescere generazioni di bambini. Tanti i messaggi di cordoglio sui social

"Da Nunzia a Colle Oppio", un cartello e un chiosco che infondeva sicurezza, quella di una Roma passata, sempre più rara da trovare. A gestirlo la "Sora Nunzia", storica titolare che purtroppo è venuta a mancare nei giorni scorsi. Un'autentica istituzione per l'Esquilino e Monti e non solo. La sua figura era finita anche nel film "piazza Vittorio" di Abel Ferrara, intervistata insieme al suo collaboratore Mustafà. 

"E' sempre il solito, certo non era tenuto come adesso", raccontava nel film. "E' sempre pieno di gente, ma una volta dopo cena si lavorava meglio del giorno". Sul chiosco è apparso un biglietto che la ricorda: "Chissà quante altre generazioni di ragazzi avevi in mente di far crescere. Sempre sotto i tuoi occhi, a noi bastavano pochi sorrisi, un pallone, e la meritata merenda da Nunzia. C’hai cresciuto un po’ a tutti...Non ti dimenticheremo mai".

Annunziata, questo il suo nome completo, era un monumento per gli abitanti di Monti ed Esquilino, presente dal 1963 a Colle Oppio; la sua morte ha scatenato il cordoglio dei social. "Una donna simpatica ,si ricordava il nome di tutti i bambini anche quando erano cresciuti. Un mito che rimarrà sempre nei nostri cuori monticiani ed esqulini", commenta Manuela. Per qualcuno era la signora dei cremini, per altri quella dei fior di fragola. Per tutti era il volto rassicurante ed anche un po' burbero che a chi chiedeva un bicchiere d'acqua rispondeva: "L'acqua te la vai a prendere alla fontanella". "Nunzia cara, ha visto crescere intere generazioni e ricordava il nome di tutti i cuccioli che le chiedevano patatine e gelatino. Al suo chiosco le prime esperienze di autonomia delle mie bimbe. Le abbiamo voluto un gran bene. Le mie ragazze, ormai grandi, la portano e la porteranno sempre nel cuore", scrive Alfonsina.  E ancora Chiara: "Mi piange il cuore. Dagli anni che andavo all’asilo alla Bonghi e mamma mi portava subito dopo a colle oppio a prendere il solito gelato, agli anni che son cresciuta ed ero adolescente e con gli amici andavamo a prenderci il caffè, agli anni che son diventata adulta e passavo a salutarla durante la passeggiata con il cane. Ha visto crescere generazioni su generazioni, e in parte, mi sento di aver perso una seconda nonna".

nunzia colle oppio

Tra i ricordi anche quello del parlamentare di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, che a Colle Oppio era di casa nella sede della destra romana. Scrive su facebook: " Eravamo convinti non sarebbe mai potuto accadere, che fossi stata creata per restare sempre lì, dietro il banco del nostro chiosco a Colle Oppio, come una statua di marmo. Ci hai seguiti passo passo con la coda dell’occhio, ci volevi bene e ci hai accompagnati mentre diventavamo “importanti”. Non ci hai mai giudicati, hai subito capito chi ci fosse dietro le maschere da Hobbit o da Re Carnevale, ci hai visti contestare cortei oceanici in quattro gatti, tornare con i vestiti grondanti di colla dalle affissioni, ci hai ascoltati arringare folle, trattenere bambini nei giochi tradizionali, aggiungere file di sedie nei nostri cinema all’aperto improvvisamente stracolmi di gente, piangere per i nostri dolori strazianti, sorridere per i successi. Ciao Nunzia, sentinella burbera e amorevole di tante generazioni, custodirai ancora quel posto incantato, stretto tra l’archetto della disperazione, la gioventù virtuosa della vecchia grotta e la magia della Roma imperiale. Porta una carezza a Paolo".

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