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Esquilino Via Labicana

Fori pedonali, i comitati del 'no' tornano in piazza. Contestata la Alfonsi

"Smog, traffico, declino, caos. Ecco l'effetto Marino". Questo lo slogan della protesta di oggi. Dure contestazioni al minisindaco Sabrina Alfonsi. In piazza anche Casapound

Una pedonalizzazione "finta" e foriera di guai. I residenti di via Merulana e via Labicana tornano in piazza. Il tempo non ha insabbiato la protesta, come forse qualcuno sperava. E oggi pomeriggio si è sentita ancora una volta la rabbia. "Smog, traffico, declino, caos. Ecco l'effetto Marino".

E' lo striscione d'apertura del corteo, promosso da diversi comitati dei Rioni Esquilino e Monti, che ha sfilato da piazza Iside, a due passi da via Labicana,  per poi fermarsi all'incrocio tra via Merulana e Labicana, "simbolicamente al centro del problema". 

LE RIVENDICAZIONI - I manifestanti, un centinaio, protestano contro la nuova viabilità della zona dopo la chiusura al traffico privato dei Fori Imperiali. La presidente dell'associazione via Merulana per l'Esquilino, Luciana Gasparini, spiega: "Ci troviamo in una strada altamente pericolosa, dopo la pedonalizzazione dei Fori: tra via Merulana e via Labicana c'è un 'tappo' che a volte inizia addirittura dal Teatro Brancaccio, con ripercussioni fino alla Stazione Termini". 

Alessandra Catitti, della stessa associazione, le fa eco: "Il traffico che da Santa Maria Maggiore scende su via Merulana è lento, stagnante, bloccato. Invece sulle due corsie a salire verso San Giovanni le macchine verso troppo veloci, non si fermano più alle strisce pedonali e la nuova corsia è diventata di fatto una corsia di sorpasso. In più è aumentato lo smog e l'inquinamento acustico alle stelle".

Sotto la pioggia uno dei promotori, Marco Veloccia, presidente del Comitato Labicana Celio, ha detto: "Ringrazio tutti quelli che sono qui, un po' meno ringrazio le persone che sarebbero dovute venire e non sono venute, poi non si lamentassero". "La proposta che oggi offriamo su un piatto d'argento al sindaco Marino - ha aggiunto Veloccia intervistato - è questa: il doppio senso di marcia su via Nicola Salvi e via degli Annibaldi, in modo da recuperare la viabilità e al contempo pedonalizzare i Fori". 

Un'altra manifestante gli fa eco: "Marino ci deve ascoltare". Anche la presidente dell'associazione Via Merulana per l'Esquilino, Luciana Gasparini, afferma: "Faccio un appello a Marino, ci riceva. Riceva i residenti per parlare e confrontarci". In mezzo ai manifestanti anche il minisindaco del I Municipio, Sabrina Alfonsi. 

PRESIDENTE ALFONSI - "Non stiamo, io perlomeno, bocciando o ripensando il progetto finale di una pedonalizzazione intorno ai grandi monumenti come il Colosseo. Ma stiamo cercando di far sì che questo progetto possa essere attuato senza che ci sia una parte della città, di commercianti e residenti, che lo debbano subire mentre tutti gli altri lo possono fruire". 

Dure contestazioni alla presidente mentre interveniva al megafono. Qualcuno le ha gridato "Buffona" qualcun altro "Vivici tu in via Labicana". Proprio parlando di via Merulana, Alfonsi: "A quanto mi dicono, mi scrivono, ho verificato, c'è una corsia diventata quasi un'autostrada, ad alto scorrimento. L'altra, al contrario, subisce un rallentamento costante. Questo è quello che ho scritto anche all'assessore Improta, al quale ho chiesto di rifare lo studio complessivo della mobilità nei rioni Esquilino, Monti e Celio".

Una proposta arriva chiara dai comitati. "Oggi gli offriamo su un piatto d'argento una proposta - dice Marco Veloccia, uno dei promotori - il doppio senso di marcia su via Nicola Salvi e via degli Annibaldi, in modo da recuperare la viabilità e al contempo pedonalizzare i Fori".

CASAPOUND - Ai cittadini dei Fori e vie limitrofe si sono aggiunti in corteo diverse decine di militanti di Casapound, il centro sociale di destra con sede in via Napoleone III, che hanno sfilato per le strade del quartiere Esquilino in protesta contro il degrado del rione. Tra tricolori e slogan contro il degrado, gli attivisti hanno portato la loro solidarietà ai comitati di quartiere, nonostante qualcuno - infastidito - lasciasse la manifestazione reclamando il carattere "apolitico" della protesta. 

Nel frattempo continuano i lavori di rimozione dei new jersey in via Labicana, contro i quali proprio gli stessi comitati si erano scagliati lamentando il contrasto con i palazzi storici del quartiere. Al loro posto saranno installati dei cordoli in granito, già a partire da lunedì prossimo. Segno che almeno sulla via diventata a senso unico poco cambierà. 

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