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Esquilino Piazza Vittorio Emanuele

Un bistrot nell'ex cappelleria Venturini: l'Esquilino rinasce dalla sfida di 5 giovani romani

Inaugurato il Gatsby Cafè, nuovo locale del multietnico quartiere del centro. Il bistrot sarà aperto dalle 7 fino ad aperitivo inoltrato

Entrare nel Gatsby Cafè è come rimanere affascinati da un libro sfogliandone lentamente le pagine. Giovedì 17 novembre, sotto i portici umbertini di piazza Vittorio, è stato inaugurato il bistrot stile anni ’50, che un tempo ospitava l’antica cappelleria Venturini, nel cuore del quartiere Esquilino, un tempo celebre per le sue attività d’artigianato.

Il Cafè, sfida imprenditoriale di cinque ragazzi romani, ha aperto i battenti alle ore 15 con un taglio del nastro accompagnato da coriandoli e trampolieri. Ad accogliere gli ospiti in trepidante attesa, lo staff vestito a tema, bevande e stuzzichini. “Viviamo nell’Esquilino - dicono i titolari - e da maggio scorso stiamo lavorando sodo per ristrutturare il locale, con la solidarietà e l’incoraggiamento degli abitanti del quartiere".

Spiegano: "Insieme ad altri commercianti vogliamo creare una rete di collaborazione: abbiamo in mente alcune iniziative ed eventi per riportare i cittadini romani a vivere i portici di piazza Vittorio, zona purtroppo da molti anni abbandonata al degrado”. I Giardini, dedicati a Nicola Calipari, infatti, nonostante si trovino nel centro di Roma, sono abbandonati all’incuria, con tanto di parco giochi fatiscente, e sono divenuti un luogo popolato da clochard e da persone dedite al bivacco. Il locale poterebbe essere rivelarsi un’occasione per il quartiere e rappresentare un nuovo punto di ritrovo.

IL LOCALE - Tre piani dall’arredamento ricercato che hanno mantenuto molto degli antichi arredi in cui si respira un’atmosfera di altri tempi. La scelta del nome è ispirata al legame profondo con la cappelleria: Gatsby è il berretto a cupola piatta o a spicchi, con visiera, che dal mondo anglosassone, si diffuse, nella metà dell’800, in Europa e in America. Non solo, amanti di Fitzgerald, i proprietari hanno messo in evidenza alcuni dettagli che rimandano al libro e ai ruggenti anni ’20, come la struttura stessa del locale e l’uso delle luci, che richiamano il fascino dell’epoca dei lustrini e del sogno americano. Si inizia dal piano terra, con il bancone a vista e la prima sala a luci soffuse, in cui sono in mostra 8 delle 50 fotografie che saranno a rotazione, scattate dal socio fotografo professionista Luca Della Valle, immagini che rappresentano il melting pot culturale del quartiere e che ritraggono passanti di ogni etnia. Il secondo piano è una grande vetrina: sono esposti i cappelli che tra breve sarà possibile acquistare grazie alla collaborazione di uno stilista londinese che produce i Dasmarca. Ma è al terzo piano che ci si dimentica del presente ed è come sedersi in un caffè letterario con la  terrazza interna. Il laboratorio è a vista e la chef Simona Coschignano prepara prelibatezze puntando su ingredienti di qualità e fornitori del quartiere, laboratorio accanto al quale capeggia l’insegna originale della galleria Venturini.

L'IDEA - L’idea è nata dall’amore per il quartiere di Luca Della Valle e di Gianluca Giordano che hanno deciso di recuperare un angolo della piazza per creare un punto di incontro per tutta la zona, una sfida importante alla quale hanno deciso di prenderne parte anche Gabriele Guerra, Mauro Patatini e Fabio Lippa. "Siamo molto soddisfatti della partecipazione che c’è stata al nostro primo giorno di apertura - commentano a caldo i ragazzi – non ci aspettavamo così tante persone e incoraggiamenti. Siamo contenti di poter dare un contributo per migliorare la vita del quartiere".

Gatsby caffè all'Esquilino

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