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"Libere di girare nel nostro quartiere": le donne dell'Esquilino chiedono più sicurezza

I temi della sicurezza e del degrado al centro della manifestazione di sabato 7 ottobre

Le donne dell’Esquilino chiedono più sicurezza. Dopo i recenti episodi di violenza avvenuti nel rione, tra cui il tentato stupro di una turista americana a Colle Oppio l’8 settembre e la violenza su una giovane finlandese, picchiata, rapinata e violentata nella zona della Stazione Termini l’11 settembre, i residenti hanno deciso si farsi sentire in merito ai temi della sicurezza e del degrado

E’ partito un tam-tam spontaneo su Facebook. Nel gruppo Sei dell’Esquilino Se..., nato per facilitare l’incontro tra vicini, sono aumentati negli ultimi tempi i post di coloro che denunciano episodi di molestie verbali e disagi causati dal degrado generale in cui versa il rione. La percezione generale è che il rione sia sempre meno sicuro. Il peggioramento dei post, racconta Paola Morano del Comitato Esquilino, amministratrice della pagina Facebook, insieme alla notizia dell’ennesimo caso di violenza nel rione, sono stati la molla per convocare una manifestazione per sabato 7 ottobre alle ore 16.00 a Piazza Vittorio Emanuele, indetta dal Comitato Esquilino con il Comitato Colle Oppio.

Una manifestazione di donne, apolitica e pacifica, per chiedere “libertà, sicurezza e dignità, per le donne tutte, italiane e straniere, residenti, lavoratrici o turiste”, recita la convocazione. Una iniziativa per riportare l’attenzione delle istituzioni sullo stato di degrado del rione, per ottenere “risposte serie, progetti concreti ed efficaci” che garantiscano “la libertà a poter uscire di casa senza il rischio di aggressioni, sicurezza per tutti e dignità per i più deboli”, per le donne, per i bambini, e di conseguenza anche per gli uomini. 

L’impegno finora messo in campo dalle istituzioni non è infatti sufficiente secondo Paola Morano: “Manca un piano di gestione serio e continuo del rione che affronti complessivamente i problemi. Non bastano sporadici interventi-spot che non portano a soluzioni definitive”. Il Comitato ha partecipato in passato a numerosi incontri con le istituzioni e ai tavoli sulla sicurezza, ma i risultati non sono soddisfacenti.

“La presenza delle forze dell’ordine c’è, ma non basta”. Chiedono una vigilanza costante anche attraverso l’installazione di telecamere per dissuadere i comportamenti illeciti. “Sono molti i migranti senza fissa dimora che bivaccano nella zona, abbandonati a sé stessi e senza prospettive, dunque facili preda di attività illegali. L’accoglienza andrebbe invece strutturata” dice Paola Morano, “all’interno di percorsi di mediazione culturale, con l’intervento delle politiche sociali, a livello comunale e statale”.

La manifestazione di sabato sarà seguita da una raccolta firme per una petizione indirizzata a tutti gli organi di governo della città, per chiedere attenzione e interventi di riqualificazione del rione. 

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