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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Esquilino: appartamento a luci rosse, donna costretta a prostituirsi

L'attività era pubblicizzata con annunci su alcuni quotidiani locali ed in vari siti internet, corredati da foto di giovani donne cinesi in pose provocanti

Una casa d'appuntamento gestita da una cittadina cinese è stata scoperta dalla polizia in zona Esquilino. Era stato pensato anche uno stratagemma per evitare che citofonassero all'interno sbagliato, causando le lamentele dei condomini: un doppio squillo telefonico come segnale convenuto per i clienti, uno stratagemma per evitare che citofonassero all'interno sbagliato, causando le lamentele dei condomini. Per maggior sicurezza inoltre la porta di ingresso dell'appartamento era sorvegliata da una piccola telecamera, collegata a un monitor controllato dalla tenutaria.

L'attività era pubblicizzata con annunci su alcuni quotidiani locali ed in vari siti internet, corredati da foto di giovani donne cinesi in pose provocanti. Le indagini condotte dagli agenti del commissariato diretti da Rossella Matarazzo hanno portato all'arresto di X.L., una donna cinese di 45 anni, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Sequestrato l'appartamento in via Cavour usato come casa d'appuntamento, in cui una giovane donna cinese veniva costretta a prostituirsi. La donna era venuta in Italia con la promessa di un lavoro da badante, dopo aver pagato la somma di 9 mila euro. Giunta a Roma nel mese di marzo era stata "prelevata" direttamente dall'aeroporto, e, privata del passaporto, era stata accompagnata nell'appartamento di via Cavour.

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