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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Comunità energetiche contro il caro bollette: la ricetta piace anche in municipio I

Il consiglio ha chiesto l’attivazione di uno sportello informativo. Marin: "Manca il personale per farlo"

Creano occupazione e riducono le emissioni di CO2. In più fanno risparmiare. In un contesto in cui il rincaro delle bollette rappresenta non una mera previsione, ma una dura realtà, anche nel municipio I trova spazio il tema delle comunità energetiche.

Le comunità energetiche

Tra finanziamenti regionali, fondi UE della programmazione 2021-2027 e risorse legate al PNRR, ci sono circa 110 milioni di euro per sviluppare le comunità energetiche rinnovabili (CER). Un capitale tutt’altro che trascurabile. Tra i cittadini, che potrebbero rendersi protagonisti di nuovi progetti e beneficiarne sul piano del risparmio in bolletta, mancano tuttavia le necessarie informazioni. Ed è per questo che l’amministrazione municipale, anche nel territorio del centro cittadino, ha deciso di compattarsi per cercare di colmare il gap.

Cosa sono le comunità energetiche

La richiesta del municipio I

Nella seduta del consiglio municipale, tenutasi nella giornata del 25 agosto, maggioranza ed opposizione sono convenute su un provvedimento presentato dal M5s. Punta all’istituzione di comunità energetiche anche nel municipio I. Soprattutto “sostenendo prioritariamente – si legge nel dispositivo – le forme che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico”. Per riuscirvi, il parlamentino locale, suggerisce di puntare su “aree o edifici di proprietà comunale” e di coinvolgere i cittadini anche “attraverso la creazione di un apposito sportello” dal quale recepire le informazioni necessarie per promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo.

Lo sportello informativo

“Con la approvazione del provvedimento, ha commentato la capogruppo pentastellata Federica Festa, che lo aveva proposto “il primo municipio a trazione pd riconosce che le comunità energetiche, proposte dal M5s  in parlamento, sono una urgente e concreta alternativa in tempi di crisi energetica e vanno promosse. Speriamo non rimanga tutto su carta ma si proceda presto con una campagna informativa o l'apertura di un  utile ecosportello”. Quest’ultima richiesta, che il provvedimento votato indirizza all’attenzione della giunta, deve fare i conti con un problema legato alle risorse locali.

Lo scoglio da superare

“Siamo ovviamente favorevoli allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili. Tuttavia l’attivazione di uno specifico sportello – ha spiegato a Romatoday l’assessore municipale all’ambiente Stefano Marin – deve scontrarsi con la seria carenza di personale amministrativo di cui soffre il nostro municipio. Per questo, invece di puntare su un singolo tema, penso sia più praticabile pensare ad uno sportello sull’ambiente che, magari con un’apertura settimanale, possa recepire e dare indicazioni sulle tante questioni legate appunto all’ambiente. Poi se dovessero arrivare le risorse umane necessarie ed attivare questo sportello, sarò il primo ad impegnarmi nella ricerca dello spazio dove realizzarlo – ha aggiunto Marin – ma ad oggi la situazione è quella che ho descritto”. Prima di sviluppare le comunità energetiche, quindi, occorre lavorare sul piano del decentramento amministrativo, dotando l’ente di prossimità del personale necessario.
 

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