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Troppe case vacanze e B&B nel centro: il municipio chiede aiuto al Campidoglio

Dall'ente di prossimità formulate proposte concrete. Bonaccorsi: "Vogliamo contrastare la disneylizzazione del centro"

Censire e limitare il numero di licenze concesse alle case vacanze ed ai Bed and Breakfast. E’ questa la richiesta che arriva da chi amministra il territorio del centro storico dove, realtà ricettive come quelle descritte, sono proliferate al punto da risultare fuori controllo.

L’amministrazione municipale, attraverso una memoria di giunta, ha chiesto al Campidoglio di avviare un confronto che coinvolga anche la regione Lazio “sulla necessità di introdurre una regolamentazione del settore delle locazioni turistiche brevi, B&B, case vacanza – si legge nell’atto firmato dalla presidente Lorenza Bonaccorsi – per un loro necessario contingentamento”.

Limitare l'uso turistico d'immobili residenziale

Ci sono riferimenti normativi che potrebbero consentire anche a chi amministra la Capitale d’introdurre dei paletti più stringenti al rilascio delle licenze, quindi in linea con le aspettative del municipio. La regione Lazio, con la legge n.8 del 24 maggio 2022, ha infatti attributo a Roma Capitale poteri che erano di competenza regionale. Di conseguenza il comune può ora “individuare criteri specifici di riferimento a determinati ambiti territoriali”  per lo svolgimento di attività non imprenditoriali  di “locazione di immobili ad uso residenziale per fini turistici”. E’ quello cui mira l’amministrazione municipale.

“Occorre innanzitutto incrociare tutte le banche dati disponibili, quella regionale e quella comunale – ha premesso la minisindaca Lorenza Bonaccorsi, raggiunta telefonicamente da Romatoday – quello che manca, infatti, è un censimento che invece sarebbe utile avere ed in tal senso sarebbe opportuno conoscere anche i dati in possesso dal ministero dell’interno, che è competente in materia di controlli e regimi fiscali”.

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I rifiuti e lo spopolamento del centro

In assenza di queste informazioni, il municipio brancola nel buio. “Noi siamo in difficoltà anche quando dobbiamo lavorare alla programmazione della raccolta rifiuti con Ama. Non sapendo quanti sono, finiamo per calcolare numeri inferiori ai reali fabbisogni”. Ed i risultati si vedono in quei quartieri dove, la presenza di queste realtà ricettive, è più diffusa, ad esempio nel rione Monti dove i rifiuti prodotti dai clienti delle case vacanze finiscono per accumularsi in strada, creando problemi d’igiene e di decoro. Sempre sul fronte del decoro, poi, la massiva presenza di turisti in alcune aree delle città,  porta ad una “disneylandizzazione del centro – ha osservato Bonaccorsi – con sempre meno residenti e sempre più locazioni turistiche. Cosa che finisce con l’indebolire il tessuto sociale del nostro territorio, che va invece salvaguardato”.

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Le proposte concrete del municipio

Cosa fare, però, nel concreto? L’amministrazione di prossimità, oltre a chiedere al sindaco Roberto Gualtieri ed all’assessore al turismo Alessandro Onorato di avviare un confronto con la regione, ha anche delle proposte molto pragmatiche da mettere sul tavolo. Per contrastare la “sfilata di trolley” tra le strade del centro che, come viene ricordato nel provvedimento firmato dal municipio, è patrimonio Unesco, si potrebbe pensare a “limitare i giorni in cui ognuna di queste realtà ricettive può operare” ha suggerito Bonaccorsi. “L’idea è di fare come a Madrid o Barcellona, ponendo un massimo di 60 o di 90 giorni per l’esercizio di questa attività”. Non solo. “Altro versante su cui intervenire è quello condominiale: a nostro avviso non dovrebbero essere autorizzata la riconversione di più di due o tre appartamenti per condominio perché, in caso contrario, andiamo incontro ad un loro progressivo spopolamento”.

Insomma, le proposte non mancano. Al Campidoglio il compito di prenderle in consegna, per elaborare un regolamento che preservi il centro storico dallo spopolamento. E che, in altre parole, ponga dei paletti al proliferare di realtà ricettive che, in alcuni rioni, si sono diffuse a macchia d’olio.

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