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Venerdì, 19 Aprile 2024
Centro Via Zanardelli

"Il Passetto" serve la truffa a 2 giapponesi: 695 euro per un pranzo

Un pranzo normale, per un conto da nababbi: ai 579,50 euro per quanto consumato vengono aggiunti 115 euro di mancia non autorizzata. I due giapponesi denunciano tutto alla polizia che dopo i controlli smaschera la truffa

ristorante_il_passetto_roma_piazza_navonaCinquecentottanta euro per un pranzo per due più centoquindici euro di mancia non autorizzata: totale 695 euro. E' questo il conto che si sono visti presentare due giovani turisti giapponesi in vacanza a Roma. Il ristorante dagli “spaghetti d'oro” è “Il Passetto” di via Zanardelli a due passi da Piazza Navona.

LA STORIA
Dopo aver consumato due pranzi completi, con vino ed acqua, la coppia si è vista presentare un conto di 579.50 euro. In un primo momento i due turisti hanno pensato ad un errore, ma i dubbi sono venuti meno quando sono tornati in possesso della carta di credito: sulla ricevuta risultava che al totale era stata addirittura aggiunta una mancia di 115,50 euro, prelevata senza la loro autorizzazione.

I giapponesi hanno protestato, ma senza esito. Per questo hanno deciso di sporgere denuncia per stto il commissariato Trevi Campo Marzio. A seguito dei controlli è emerso che i prezzi applicati ai due giapponesi non corrispondevano a quelli del menù. Successivamente sono stati effettuati anche i controlli sanitari che hanno dato esito negativo, portando all'immediata chiusura per gravi carenze igienico sanitarie del locale.

IL RISTORANTE
Il locale è tra i più rinomanti di Roma. Tra i suoi clienti vip e personaggi poltici. Prima di aprire, nel 1912, gli attuali locali in via Zanardelli, a due passi da piazza Navona e dal Senato, l'attività del ristorante era stata avviata per la prima volta nel 1860, nella vicina piazza di Tor Sanguigna. All'interno e fuori dal locale ci sono decine di tavolini sotto un palazzo di quattro piani dalle pareti bianche e gialline. A fianco un altro ristorante.

IL SINDACO ALEMANNO
Durissima la reazione del Sindaco Alemanno. “Per quanto mi riguarda questo ristorante non deve più riaprire e per casi di questo genere si deve arrivare alla revoca della licenza". Il Sindaco ha anche annunciato di “aver dato mandato alla Polizia Municipale di predisporre dei controlli straordinari, anche di personale in borghese, per smascherare queste truffe che devono essere perseguite con fermezza fino ad arrivare alla revoca della licenza”.

IL CODACONS
“La truffa a danno dei due turisti giapponesi cui un pranzo è stato fatto pagare 580 euro non ci meraviglia affatto”, afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi, che aggiunge:“Episodi di questo tipo nella capitale sono assai frequenti. Certo il conto non sempre arriva a queste cifre da capogiro, ma sicuramente la pratica dello “spennare” il turista è assai diffusa a Roma, specie nelle zone a forte vocazione turistica. Già normalmente i prezzi delle consumazioni alimentari in pieno centro sono stellari: una coppetta gelato seduti ad un tavolino in centro arriva a costare 10 euro, un semplice caffè espresso 4 euro, e cosìx via”.

LO SCONTRINO DEL RISTORANTE

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