Risciò e gladiatori, scade l'ordinanza di Tronca e il Colosseo è di nuovo invaso

A volte ritornano, specie se le ordinanze non ci sono più. Il provvedimento del commissario Tronca per liberare il Colosseo da risciò e gladiatori è scaduto. Proroghe ancora non se ne vedono e pochi giorni sono sufficienti per tornare allo status quo ante. L'Anfiteatro Flavio, festeggiato con tanto di galà per la fine del restauro degli esterni, è di nuovo preso d'assalto. 

Velocipedi a tre ruote pronti a scarrozzare i turisti da un monumento all'altro, senza curarsi troppo del codice della strada, senza licenza e senza regolamentazione alcuna, sono tornati a invadere una delle aree monumentali più visitate al mondo. Altro che Fori Imperiali "come li ha visti Obama" (per dirla con l'ex sindaco Marino), liberi dagli abusivi. Son tornati i risciò e son tornati anche gli "antichi romani" con le loro armature plastificate pronti a strappare uno scatto all'ignaro turista, disposto a pagare oro pur di tornare a casa con la foto ricordo del gladiatore. 

Due business da sempre floridissimi ma poco amati da cittadini, comitati di quartiere, politici paladini del decoro, che hanno accolto con immenso favore l'ordinanza del Commissario Straordinario. Emanata lo scorso mese di novembre e uscita indenne dai ricorsi al Tar, è stata subito allargata anche a Borgo Pio, altra zona di là dal Tevere notoriamente presa d'assalto, dando tutto sommato i frutti sperati. Con gli agenti della polizia Locale pronti a multare senza sconti gli abusivi che in barba ai divieti hanno continuato a prendere possesso delle loro postazioni, il provvedimento aveva funzionato. E a due giorni dalla scadenza, la differenza è sotto gli occhi di tutti.