Tavolino 'selvaggio', è guerra da Trevi al Tridente: rimosso maxi gazebo da 40 metri quadri
Sul posto l'assessore al Commercio del I Municipio, Jacopo Emiliani Pescetelli, la presidente Sabrina Alfonsi e il Comandante Raffaele Clemente. Rimozione di tavolini, fioriere, cartelloni pubblicitari e ombrelloni abusivi
Tridentino, Trevi e piazza Navona. Nel centro storico torna la Polizia Municipale, con la guerra al tavolino selvaggio che riparte a suon di rimozioni. Quaranta tra agenti e funzionari del Corpo sono stati impegnati in un'operazione decoro in vie e piazze di pregio della Capitale.
Sessanta tavolini, oltre cento sedie, stufe, cartelloni pubblicitari, gazebo, fioriere e ombrelloni a occupare abusivamente il suolo pubblico, nonostante passate sanzioni. E poi una maxi struttura di 40 metri quadri completamente abusiva in via dei Poli, lì da due anni, ancorata a infiniti ricorsi al Tar che impedivano qualunque azione. Tutto rimosso.
"Era completamente illegale, un abuso edilizio e commerciale rimasto lì per anni, che ha impedito anche un progetto di riqualificazione di uno degli enti che si affaccia sulla via. E' servito addirittura il fabbro per smontarla. E i cittadini che passavano e commentavano 'finalmente'" commenta l'assessore al Commercio, Jacopo Emiliani Pescetelli, sul posto per l'intervento di oggi insieme alla presidente della City romana, Sabrina Alfonsi, e al Comandante dei Vigili Urbani, Raffaele Clemente.
L'operazione ha interessato strade e piazze comprese fra il Tridente e Trevi: via delle Carrozze, Via della Croce, Via Santa Maria dell'Anima, Via di Tor Millina. Segue a "un lungo lavoro su atti e carte fatto in questi mesi con la Polizia Municipale". Ed è solo l'inizio, perché "in programma abbiamo ancora un'ottantina di rimozioni da effettuare". In che zone? "Sarà interessato tutto il perimetro del centro storico".
Soddisfatta anche l'assessore al Commercio, Marta Leonori. "Voglio ringraziare tutti gli agenti, il comandante della Polizia locale e il Municipio per l’operazione diretta a ripristinare la legalità e a tutelare il decoro delle nostre strade. Purtroppo, a nulla erano serviti richiami e atti amministrativi che si erano susseguiti. Tanto che gli esercenti in difetto continuavano indisturbati a occupare parti di suolo pubblico, in modo del tutto illegale. Contro quest’idea distorta del fare impresa l’Amministrazione capitolina può essere considerata un’alleata di chi opera invece nel rispetto delle regole e della città".
