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Terme di Caracalla, Raggi boccia il Mc Donald's nel vivaio: "Subito stop al progetto"

I cinque stelle puntano il dito contro l'amministrazione municipale che ha autorizzato il progetto nel vivaio. Vicesindaco Bergamo: "Trasecolo,l'iniziativa va scoraggiata"

Il Campidoglio punta l'indice verso l'amministrazione municipale. La decisione di autorizzare la creazione d'un ristorante Mc Donald's dentro un vivaio storico, non è piaciuta a palazzo senatorio.

La Sindaca, secondo fonti interne al Campidoglio, avrebbe già dato disposizione agli uffici di chiedere formalmente "la sospensione del progetto esecutivo".  L'istanza sarà diretta all'ente di prossimità presieduto da Sabrina Alfonsi (PD) che, secondo l'amministrazione centrale, avrebbe commesso un duplice errore:  non ha avviato "alcuna discussione preventiva sul tema" e  "non ha condiviso alcun iter con Palazzo Senatorio".

Perplessità anche nel PD

L'assenza di confronto è stata lamentata anche dalla commissione Lavori pubblici dello stesso Municipio I. Il democratico Stefano Manin, presidente della commissione che ha contribuito ad accendere i riflettori sulla vicenda, si è dichiarato "perplesso". Nell'ultima seduta, svoltasi il 24 luglio, Manin ha fatto mettere nero su bianco il proprio stato d'animo. La perplessità nasce dal fatto che "nè la direzione nè la presidenza del Municipio, abbiano informato per tempo la commissione consiliare". Da qui l'auspicio di "sospendere i lavori per salvaguardare l'area".

La Sindaca punta ad "azzerrare il progetto"

L'auspicio del democratico Manin, è tutto sommato condiviso anche dal Campidoglio. La Sindaca fa infatti sapere che ora sia diventato "indispensabile un serio confronto sul tema che  prevede il coinvolgimento di tutte le parti interessate, istituzioni e cittadini". Per raggiungere questi obiettivi, fanno sapere sempre le fonti interne al Campidoglio, Raggi punterebbe ora ad "azzerare il progetto", anche al fine di valutare tutte le criticità e rischi che  un piano del genere potrebbe generare in un sito molto delicato,  vincolato dall'Unesco.

La posizione del M5s capitolino

Prima dell'intervento di Raggi, si erano registrati in ordine sparso quello di Andrea Coia, presidente della commissione Commercio e di Pietro Calabrese, presidente della commissione Mobilità del Campidoglio. I due consiglieri comunali, con comunicazioni differenti, avevano puntato il dito contro l'amministrazione democratica presieduta da Sabrina Alfonsi. Anche il vicesindaco Luca Bergamo si è espresso sulla vicenda. "Trasecolo leggendo che un fast food si aprirà entro l'anno all'interno di un vivaio storico, in un ambito di straordinario pregio storico-archeologico e paesaggistico, incluso nell'area riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'umanità proprio per il suo pregio".

La richiesta al Municipio I

Secondo il vicesindaco, che in Campidoglio detiene anche la delega alla crescita culturale "L'iniziativa va scoraggiata. La filosofia che la ispira - e gli effetti pratici che deriverebbero dalla sua realizzazione - mi paiono incompatibili con i principi che hanno portato al riconoscimento del Centro storico di Roma come Patrimonio dell'Umanità". Per questo il vicesindaco  si rivolge al Municipio competente, "che ha in prima istanza la responsabilità  di rilasciare e non rilasciare autorizzazioni in quell'ambito". Ad Alfonsi quindi si chiede "di ascoltare con attenzione le motivazioni di chi lo ritiene fuori luogo". Tra cinque giorni, intanto, andà in onda la seconda puntata della commissione Lavori Pubblici. Questa volta, in Municipio I, è stata convocata anche la Sovrintendenza capitolina. 

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