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Nuovo look per la Fontana di Trevi, ma i commercianti lanciano l'allarme: "Incassi a picco"

"E' un disastro, lavoriamo di meno e rischiamo di licenziare o di chiudere". Lo denuncia il presidente dell'associazione commercianti della zona di Fontana di Trevi- Quelli della domenica, Gianni Riposati, titolare di uno storico forno

La fontana di Trevi si rifà il look, grazie ai lavori finanziati dalla casa di moda Fendi per due milioni di euro. Ma c'è chi già protesta. "Il restauro ci sta costando il 30-40% degli incassi. E' un disastro, lavoriamo di meno e rischiamo di licenziare o di chiudere". Lo denuncia il presidente dell'associazione commercianti della zona di Fontana di Trevi- Quelli della domenica, Gianni Riposati, titolare di uno storico forno-market di fronte al monumento. 

"Prima chiudevamo a mezzanotte, a volte, e dovevamo mandare via la gente - lamenta - ora chiudiamo alle 9 o alle 10, è un disastro. Per non licenziare lavoriamo tutti senza fare straordinari. Ma è così per tutti i commercianti in zona".

Sì perché, nonostante il ponte trasparente creato appositamente per permettere ai turisti di avvicinarsi al monumento simbolo della Dolce Vita, i turisti, a detta di Rosati, "non li portano più a vederla, così coperta com'è". E i tempi sono lunghi: sedici mesi di lavori.

"Dovrebbero accelerare, lavorare anche di notte. E secondo me non erano neanche necessari, stava bene la Fontana". Il presidente dei commercianti della piazza annuncia che "a fine stagione calcoleremo con precisione le perdite e chiederemo lo stato di calamità commerciale, come per i terremoti e le alluvioni. Vogliamo sgravi fiscali, una riduzione della tassa di occupazione suolo pubblico, il permesso Ztl gratuito".

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