Cassonetti invasi dai rifiuti dei ristoranti: al Celio l'immondizia è con vista Colosseo
I residenti lamentano disservizi nella gestione delle utenze non domestiche
Monti come Celio, anzi peggio. Nella gestione dei rifiuti, i due rioni del municipio I hanno ingaggiato una sfida a cui, chi abita o chi si trova a passeggiarvi, certamente avrebbe fatto a meno.
Una vetrina sporca della Capitale
La condizione del Celio è stata oggetto di una specifica commissione ambiente di Roma Capitale. E’ arrivata dopo che il municipio I, per due volte negli ultimi sette mesi ed in un’occasione anche con un sopralluogo, ha cercato di affrontare la questione rifiuti. Il rione paga una difficile convivenza con le numerose attività ristorative che lo popolano.
Le strade sporche
La situazione del Celio è particolare. “Gli esercizi commerciali di Monti, operano soprattutto la sera e nel fine settimana. Nel nostro quartiere invece – ha raccontato a Romatoday Pietro, un residente – assistiamo ad ondate continue di turisti che cominciano a pranzare anche alle 11 di mattina. Il risultato è che i cassonetti sistemati per le utenze non domestiche, sono del tutti insufficienti e di conseguenza i rifiuti di bar e ristoranti vengono riversati nei cassonetti stradali dei residenti”.
Le utenze non domestiche
Alla questione dell’improprio conferimento di rifiuti prodotti dalle attività di ristorazione, si aggiunge un altro tema: la pulizia stradale. Un tema che è stato sollevato da altri residenti, come la signora Simona che, intervenuta in commissione, ha auspicato “un lavaggio più frequente delle strade” poiché, l’odore di urina “soprattutto in primavera ed in estate diventa insopportabile”. “Esiste un tema dello spazzamento ed un tema legato all’impropria commistione tra utenze domestiche e non domestiche” ha sintetizzato il consigliere capitolino di Azione Francesco Carpano, che ha chiesto sul caso del Celio la convocazione della commissione ambiente.
Le risposte di Ama
Come mai un quartiere così centrale, una vetrina importante per la città, vive una condizione tanto degradante? Una delle criticità da affrontare riguarda i passaggi nella raccolta delle utenze non domestiche. Da questo punto di vista, il vicedirettore di Ama, Emiliano Limiti, ha ricordato in commissione che “è stato aggiudicato una settimana fa il nuovo bando per le utenze non domestiche del primo municipio” che porta alla sostituzione del vecchio “prestatore” a cui la municipalizzata si era rivolta.
Per evitare il conferimento dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali, l’azienda di via Calderon della Barca ha inoltre promesso che attiverà “un presidio costante sul Celio” attraverso i propri “agenti accertatori”. Il vicedirettore di Ama ha inoltre aggiunto che chiederà alla polizia locale “di intervenire con gli accertatori”: un deterrente ulteriore contro il malcostume di gettare i rifiuti nei pochi cassonetti destinati ai residenti.
La promessa del Comune
“Abbiamo preso l’impegno di lavorare di concerto con la commissione municipale, con l’Ama e con il coinvolgimento dei cittadini per la soluzione dei problemi che sono stati segnalati” ha commentato il presidente della commissione ambiente Giammarco Palmieri. “E’ in corso un cammino di rigenerazione – ha aggiunto Palmieri – delle politiche per il decoro e la pulizia che richiede del tempo perché – ha concluso Palmieri – partiva da una situazione molto compromessa”. I residenti di quartieri che sono delle vetrine della Capitale, come Monti ed in questo caso il Celio, restano in attesa di vedere i risultati promessi.