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Primarie centrosinistra I Municipio: anche Marin si ritira. Il PD spiana la strada a Lorenza Bonaccorsi

I candidati del PD convergono sull’ex sottosegretaria. Sullo sfondo una partita complicata, con il nome nazionale utile anche a disinnescare il conflitto interno

Si spiana la corsa per la candidatura di Lorenza Bonaccorsi come candidata minisindaca del centrosinistra alle prossime elezioni. Dopo il ritiro di Emiliano Monteverde, esponente dell'uscente giunta Alfonsi, anche Stefano Marin batte in ritirata. Tra l'ex sottosegretaria e la contesa del prossimo autunno contro grillini e candidato di centrodestra, rimangono Pulika Calzini, candidato di Liberare Roma, e Matteo Costantini, candidato di Demos.

Spiega così la situazione Claudia Santoloce, consigliera del PD Roma molto vicina a Marin, in un post su Facebook: “Il Pd che voglio costruire deve essere progressista nei valori, riformista nel metodo ma radicale nei comportamenti ma non solo nelle Parole ma in ogni decisione da assumere! Un ringraziamento a Lorenza Bonaccorsi e sono sicura che tutti i candidati sapranno catalizzare su di Lei e sul Pd tutte le grandi energie viste nelle ultime settimane”. 
 
E’ possibile ora ricostruire le ultime settimane di travaglio della corsa del centrosinistra in centro storico; fra detti e, soprattutto, non detti. Per via della Greca c’era un nome pronto e anche abbastanza evidente, “che con un lavoro di sei mesi- un anno sarebbe stato naturale ed unitario”, spiegano a Roma oday esponenti del centrosinistra a microfoni spenti, ma non è nessuno di quelli attualmente in corsa o in ritirata. Ci riferiamo a Jacopo Emiliani Pescetelli, assessore della giunta di Sabrina Alfonsi che, militante di un “partito vecchio stampo”, attendeva che si trovasse la quadra intorno al suo nome. Ma la politica teme i vuoti e, se si lasciano passare troppi treni, sono quelli degli altri ad arrivare in stazione. Tramite RomaToday è stata la minisindaca del I Municipio a lanciare “un nome della giunta”, nemmeno troppo coperto, ovvero l’assessore al Sociale Emiliano Monteverde.

Sempre a RomaToday Monteverde ha prima “non negato”, come si usa, e poi confermato la sua corsa. Questa scelta, invece che unire, come forse chi proponeva auspicava, ha però diviso le forze: “C’è stata una forzatura”, ha spiegato chi a poche ore dagli annunci aveva iniziato a costruire la candidatura di Stefano Marin, consigliere del Partito Democratico. Il documento nominato “Progetti Futuri” di Marin esplicitamente spiegava: “La Presidenza deve caratterizzarsi non su una figura accentratrice” - e chi doveva capire, poteva leggere. A poche ore dalla presentazione ufficiale della candidatura di Monteverde, con tanto di striscioni e presidente presente, la terza candidata Daniela Spinaci fa sapere che è pronto il nome di Lorenza Bonaccorsi e il 31 maggio, con una nota congiunta, Bonaccorsi e Monteverde annunciano la loro corsa comune, benedetta da Sabrina Alfonsi.

Chi ha lavorato per la candidatura Marin fa ora presente che il problema politico posto era, in effetti, reale. E infatti “l’operazione di minoranza” ha dato i suoi frutti, intrecciandosi con la questione della rappresentanza femminile più volte evocata dal neosegretario PD Enrico Letta. La corsa della Bonaccorsi accontenta (o non scontenta) un po’ tutti: chi voleva correre ma non ha corso oggi può dire che per il Centro Storico c’è un nome nazionale e in un partito serio bisogna stare nei ranghi. Chi voleva far saltare l’operazione Monteverde può dire di esserci riuscito. Chi punta ad un posto in Assemblea Capitolina può ora contare sulla pace politica nel territorio e auspicare che le preferenze sul suo nome non mancheranno.

Non che la manovra sia tutta rose e fiori. In calce post pubblicato su Facebook da Sabrina Alfonsi, molti commentano: “Francamente queste candidature calate dall'alto un minuto prima della scadenza, con ritiro di chi aveva fatto campagna, e raccolto firme, lasciano perplessi. Chi l'ha deciso? È una scelta autonoma della candidata (a proposito: dove abita?)? Quindi conosce il centro e i suoi problemi? Da sottosegretaria a Presidente di Municipio?”, chiede Alberto Paris, militante di sinistra dell’Esquilino; “Emiliano Monteverde è un compagno competente, generoso, che ha guadagnato letteralmente sul campo la stima e la fiducia di cui gode sul territorio anche presso le persone come me che hanno lasciato il PD (come qualcuno forse sa, ora sono militante di Art.1). La dr.ssa Bonaccorsi recentissimamente candidata, non la conosco personalmente, la ricordo però attiva coordinatrice dei comitati pro Renzi”, si lege ancora. E qualcun altro: “Pensa che io ho raccolto firme per Marin. Rabbia”

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