Termini, braccio di ferro con il Tar: il municipio fa spostare di nuovo le bancarelle
Di ieri la determinazione dirigenziale dagli uffici del parlamentino, poi notifica dai vigili ai titolari dei banchi. Segue una sentenza del Tribunale che permetteva agli ambulanti di tornare al loro posto
Tornate da pochi giorni nelle loro postazioni, forti di una sentenza del Tar, dovranno spostarsi di nuovo. Per le bancarelle davanti alla stazione Termini continua la staffetta. Fatte trasferire da piazzale dei Cinquecento sotto i portici tra via Cavour e via Manin a settembre, per permettere i lavori del Giubileo, il commissario Tronca aveva stabilito in Conferenza dei Servizi l'allontanamento definitivo.
Da qui il ricorso al Tar e la sentenza che ha dato ragione agli ambulanti. Con una sospensiva del provvedimento il tribunale ha stabilito il ritorno al posto originario. Ma il braccio di ferro continua. Per completare l'operazione decoro nel quadrante dello scalo ferroviario, ancora in corso tra impianti di illuminazione e rinforzi sul piano sicurezza, l'ex prefetto milanese non si può non tener conto del commercio su strada, specie se invade le banchine dei bus con merce di scarsa qualità.
Di ieri una determinazione dirigenziale del I municipio che ordina ancora una volta alle cinque bancarelle, tanto odiate dai difensori del decoro, di tornare sotto i portici. La ragione centrale del provvedimento è la stessa che Tronca già aveva espresso mesi fa: l'area è in concessione a Grandi Stazioni, è demanio dello Stato. La determina dura 30 giorni, durante i quali le parti dovrebbero trovare un accordo per postazioni alternative, ma fuori dal piazzale. A meno di nuovi ricorsi.
