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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Piazza Navona, Alfonsi: "Dimettermi? Resto ferma a difesa della legalità"

A chiedere le dimissioni della presidente sono gli operatori delle bancarelle di piazza Navona, che quest'anno non hanno montato il tradizionale mercatino in protesta contro le regole pro decoro del nuovo bando

Su piazza Navona la polemica non accenna a placarsi. E tra i bancarellari che hanno fatto saltare la festa, in protesta contro le nuove regole pro decoro, e l'amministrazione di via della Greca continuano a volare stracci. 

Ieri il tema è stato al centro del consiglio municipale, alla presenza degli stessi operatori, che sono arrivati a chiedere le dimissioni della presidente Sabrina Alfonsi e quelle del vice, Jacopo Emiliani Pescetelli, assessore al Commercio. Il minisindaco però le ha rimandate dritte al mittente. "E' per noi una ragione in più per rimanere saldi al nostro posto nella difesa del decoro e della legalità". 

DECORO E PROTESTE - Ma ricapitoliamo i fatti. Il nuovo bando pubblicato dal Municipio, per ragioni di decoro e legalità nella piazza, ha diminuito il numero dei banchi consentiti, da 115 a 73, e limitato la vendita della merce a soli articoli natalizi. Un tentativo di mettere fine a un suk di paccottiglia di scarsa qualità. 

I commercianti hanno partecipato al bando, ma poi nessuno è passato dal parlamentino di via della Greca per ritirare le concessioni, tranne i 12 degli spettacoli 'viaggianti'. Risultato? Piazza Navona è rimasta vuota, senza bancarelle, solo con la giostra e le 12 attrazioni. 

Una protesta a scoppio ritardato, seguita da un flash mob con tanto di corteo 'funebre' tra  turisti attoniti, un finto prete, una bara di cartone, e pochi, pochissimi, consensi tra i cittadini. Molti romani in fondo sembrano preferire la piazza "libera dalle solite cineserie". E sui social sono tante le manifestazioni di solidarietà alla presidente Alfonsi, che appunto, non molla. 

IN CONSIGLIO - Ad attaccarla c'è anche l'opposizione. "La maggioranza di sinistra per risolvere il problema del decoro ha pensato bene di eliminare di fatto, dopo tante rassicurazioni, il mercato arrecando così un danno alla territorio". A parlare tramite nota stampa è il consigliere di Fdi, Stefano Tozzi. 

"Siamo al paradosso, mentre a piazza Navona si aggirano torme di extracomunitari, peraltro in gran parte clandestini, che vendono paccottiglia di quart'ordine nella totale illegalità e abusivismo l’amministrazione targata Marino-Alfonsi boicotta lo storico mercato natalizio, un sabotaggio in piena regola che ha visto come unico risultato l’addio dei ‘presepari’ da piazza Navona. 

Come Fdi-An troviamo vergognoso quanto sta accadendo, chi ha la pretesa di governare questa città è lo stesso che cade dalle nuvole quando si parla delle cooperative rosse che fanno affari nella Capitale. Ci hanno tolto l'ottobrata monticiana, la festa di San Giovanni ed ora anche il mercato di Piazza Navona noi ne chiediamo le dimissioni”.

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