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Arte di strada: manca il registro, ma il I Municipio è soddisfatto: "Proposte ben valutate"

La presidente Sabrina Alfonsi si esprime posivitamente sulla delibera licenziata dalla Commissione Consiliare Cultura. Anche se l'idea del registro non è stata accolta

"Le osservazioni del Municipio I sono state valutate con grande attenzione". E approvate, tutte, tranne quella da molti considerata come base necessaria di qualunque regolamento: il registro. Poco male, sulle nuove norme che andranno a disciplinare l'arte di stradala presidente del parlamentino di via della Greca, Sabrina Alfonsi, si dice soddisfatta. In fondo, gli emendamenti avanzati dal municipio più toccato da saltimbanchi e fachiri sono stati accolti, in parte.

MODIFICHE AL TESTO DI SEL - La proposta di delibera, firmata dal consigliere di Sel, Gianluca Peciola, è stata licenziata ieri dalla Commissione Consiliare Cultura. Un ok decisamente sudato e costato tagli e dietro front. Cosa è cambiato rispetto alla prima versione passata al vaglio dei Municipi? 

DALL'UNA ALLE 23 - Prima di tutto l'orario. Peciola proponeva esibizioni che nei festivi toccavano l'una di notte, un limite eccessivo che ha scatenato i 'no' dei residenti e costretto l'aula al passo indietro: ci si può esibire dal 1 maggio al 30 settembre dalle 9.30 alle 23 e dal 1° ottobre al 30 aprile fino alle 22, con divieto assoluto di performance dalle 14 alle 16.

ZONE OFF LIMITS - Poi ci sono gli spazi: si mantengono i 4 metri per 4 (raddoppiati rispetto a quelli consentiti dalle norme vigenti della delibera Gasperini) ma si definiscono con precisione le zone off limits. Anche in questo caso quanto richiesto dalla giunta Alfonsi è stato accolto: gli artisti non potranno stare sui sagrati, all'ingresso delle chiese e di palazzi monumentali, mentre nel caso di esibizioni sonore, vicino a scuole, biblioteche, ospedali e case di cura. A questo si aggiunge l'istituzione di una commissione consultiva municipale che potrà esprimersi, con parere vincolante, su eventuali ulteriori aree da escludere. 

NIENTE REGISTRO - Bocciata invece la proposta di un registro di iscrizione e patentino per gli artisti, valutato da più parti come miglior mezzo per rendere i controlli della Municipale più stringenti. Al suo posto però ci sarà una piattaforma web, una sorta di registro virtuale, dove gli artisti segneranno orari e luoghi delle esibizioni. I vigili controlleranno la veridicità delle dichiarazioni degli artisti confrontandole con quanto riportato on line. 

Un compromesso si è reso necessario anche per le sanzioni. Sel proponeva il dimezzamento della multa massima da 500 a 250 euro. Si opterà invece per la sanzione unica di 50 euro, senza nessuna forbice. E stavolta a proporre la modifica è stata direttamente la Polizia Municipale. 

GLI ATTACCHI - "La delibera che sarà discussa nei prossimi giorni in Aula Giulio Cesare è il frutto di un vero percorso di democrazia partecipata" ha spiegato Peciola, padre del documento, innescando le ire del consigliere Giordano Tredicine, strenuo oppositore del regolamento.

"Peciola ha un'idea alquanto distorta di democrazia -tuona- associazioni di residenti del centro storico, commercianti, Federalberghi e addirittura buona parte della maggioranza che governa il primo municipio hanno espresso netta contrarietà all'approvazione di questa delibera". Nette critiche continuano a piovere dall'opposizione, nonostante le modifiche apportate in Commissione. 

"Questa delibera non fa altro che liberalizzare l'arte di strada e favorire il racket che su essa specula". Non usa mezzi termini il consigliere FdI, Federico Mollicone, ex presidente della Commissione Cultura nel governo Alemanno. Le nuove norme "permetteranno il ritorno delle amplificazioni a tutto volume fino a tarda notte, anche sotto le finestre e davanti le chiese. In più, sono stati bocciati gli emendamenti nostri e della presidente Alfonsi rispetto alla creazione di un registro, già previsto dalla delibera in vigore, per verificare la vera natura artistica delle esibizioni e di chi svolgeva queste attività".

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