rotate-mobile
Tor Tre Teste Alessandrino / Largo Serafino Cevasco

Tor Tre Teste, la pista di atletica Antonio Nori arriva in Campidoglio

Presentata una mozione per riqualificare l’impianto sportivo dissestato, l’unico in tutta la periferia Est che ospita ogni giorno decine di atleti, tra cui un gruppo di ragazzi disabili

Una linea corre per 50 metri sulla pista rossa dell’impianto sportivo Antonio Nori, zona Tor Tre Teste. È una spaccatura che attraversa il tracciato di atletica leggera con dei solchi nel terreno sempre più profondi di anno in anno. Questa la condizione in cui verte l’impianto sportivo in largo Serafino Cevasco, di proprietà di Roma Capitale, per cui è stata presentata negli ultimi giorni una mozione in Assemblea capitolina, chiedendo che sia riqualificata la pista di atletica leggera.

Correre diventa così non una sfida contro se stessi, ma un rischio per la salute di tutti quegli atleti e ragazzi che, nonostante le condizioni della pista, vi si allenano quotidianamente, perché una risorsa importantissima per il quartiere.

“Lo sport è un’alternativa fondamentale per sottrarre i ragazzi dalla strada e l’impianto Antonio Nori ha un valore impagabile per questa zona”, racconta Matteo Ferrari, responsabile della società concessionaria, la Atletica e rugby Tor Tre Teste. Non solo punto d’incontro per adolescenti e comitive, “la pista è l’unico anello presente nella periferia romana e ogni giorno ospita decine di atleti, tra cui anche gruppi di rugby e ragazzi diversamente abili intenti ad allenarsi”, spiega il consigliere Dario Nanni, promotore della mozione, ex consigliere d’opposizione del VI municipio, e ora consigliere e vice presidente per la commissione Sport del Comune di Roma, ha sottoscritto una mozione con cui ha chiesto al Campidoglio di intervenire sullo stato dell’impianto sportivo.

Lavori fermi da oltre due anni

Inaugurata nel 2006, la pista ha cominciato a mostrare le prime crepe nel 2016, oggi è dissestata e utilizzabile solo in alcune corsie. Dal 2008 infatti è un gruppo di atletica leggera ha ottenuto la concessione da Roma Capitale per allenarvisi, ma le condizioni non lo permettono.

5 anni fa la pista ha manifestato infatti primi segni di cedimento e nel 2018 la situazione di questo impianto sportivo è finita sul tavolo della commissione capitolina Sport, ma da allora nulla è stato fatto.

Interpellato da RomaToday, Angelo Diario, presidente della commissione capitolina Sport, aveva già spiegato in un precedente articolo che: “Circa due anni fa la commissione capitolina si è occupata di questa struttura. È emerso che era ormai scaduto il termine ultimo entro il quale la ditta che ha eseguito la ristrutturazione avrebbe dovuto garantire i lavori”, ha spiegato Angelo Diario, ex presidente della commissione capitolina Sport. “L’attuale concessionario può presentare un progetto in partenariato con un soggetto privato per la ristrutturazione, il progetto andrebbe messo a bando ma i proponenti avrebbero diritto di prelazione. Oppure il Comune si fa parte attiva e mette in bilancio i soldi per la ristrutturazione. A riguardo, stiamo procedendo per priorità. L’impianto Antonio Nori non è in condizioni ottimali ma c’erano strutture con urgenze maggiori. In ogni caso la nostra volontà è di stanziare i fondi per la ristrutturazione il prima possibile”.

La mozione arrivata da poche ore in Assemblea capitolina, chiede ora al Comune di reperire le risorse necessarie per effettuare i lavori, dando la possibilità ai ragazzi di poter fare regolarmente attività sportiva nell’impianto di proprietà di Roma Capitale.

Una pista di atletica k.o. in vista degli Europei 2024

Se l’impianto è un rischio per gli atleti normodotati, figuriamoci per i ragazzi disabili che durante la settimana la praticano.

“Molti di questi ragazzi sono già tagliati fuori dal mondo del lavoro o dalle occasioni che offrono periferie come queste – racconta Fortunato Amici, genitore di uno degli atleti disabili e volontario per le attività sportive di Tor Tre Teste -  Qui si allenano circa 15 ragazzi diversamente abili e la pista di atletica, lo sport in particolare, rappresentano una valida alternativa alle terapie, inoltre è stata frequentatissima durante il lockdown, tant’è che sono moltiplicati i corsi”.

Un’occasione persa per una struttura che, se adeguatamente riqualificata, potrebbe ospitare competizioni, gare sportive ed eventi attrattivi per Tor Tre Teste come per tutto il quartiere.

“È paradossale che Roma, che nel 2024 ospiterà gli europei di atletica leggera, non possa usufruire di un impianto di questa portata”, conclude Matteo Ferrari.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tor Tre Teste, la pista di atletica Antonio Nori arriva in Campidoglio

RomaToday è in caricamento