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Via Severini, al via la riqualificazione: presto sarà riaperta

Roberto Mastrantonio, presidente del Municipio Roma 7, ha deciso la bonifica di Via Severini. Dopo la rimozione di rifiuti e recinzioni metalliche la via sarà riaperta. Esiste però ancora il problema sicurezza

Il presidente Mastrantonio ha detto basta alla chiusura e al degrado ambientale di via Severini. Nonostante le gravi ristrettezze economiche del Municipio Roma 7 si è deciso per un intervento con il ricorso a " Somma Urgenza " al fine di far cessare il proliferarsi di microinsediamenti di baracche ed immondizia sparse in tutto il quadrante che va da piazza Pino Pascali a via Collatina. All' intervento di bonifica iniziato la scorsa settimana partecipa anche l'Ama.

"Abbiamo deciso innanzitutto di togliere l'immondizia e le recinzioni metalliche poste ai lati di via Severini-ha spiegato Mastrantonio-in quanto venivano utilizzate come parete di contenimento di baracche. Queste recinzioni saranno utilizzate per il parco Maria Teresa di Calcutta sulla Palmiro Togliatti". "Era un intervento necessario-ripete Mastrantonio-avevamo il dovere di rispondere alle ormai continue richieste di aiuto provenienti dai residenti del comprensorio di Casale Rosso e di via Giorgio Morandi che indicavano nella chiusura di via Severini, uno dei problemi dell'intero quadrante".

Bonifica via Severini - foto di Alessandro Moriconi

La strada fu chiusa subito dopo che l'Ama dismise l'impianto "dell'isola ecologica" andato parzialmente in fumo a causa di un incendio di probabile origine dolosa. Anche se era già destinato alla dismissione in quanto ricadeva su un'area di proprietà Atac destinata ad un progetto, oggi abbandonato dalla giunta Alemanno, che prevedeva la costruzione del deposito dei Jumbo Tram.

I numeri dell'operazione di bonifica sono numeri importanti e richiedono l'intervento dei dipartimenti interessati, quello delle politiche sociali su tutti. "I lavori-ha detto Mastrantonio-andranno avanti per diversi giorni e oltre alla rimozione di centinaia di tonnellate di rifiuti di ogni genere, riguarderanno anche il riposizionamento di una centinaia di tombini asportati, che questa volta avremo cura di fissare con la saldatura e il ripristino dell'illuminazione pubblica". Spetterà poi al prefetto di Roma e all'Assessore Belviso adottare misure idonee nei confronti di questo villaggio in cui si è imposta una massiccia presenza di famiglie rom provenienti dalla Francia o dagli ex campi nomadi di Via casilina.
"Il comune-ha sottolineato Mastrantonio-non può limitarsi a mandare i vigili e a censire il numero delle baracche che lievita giorno dopo giorno, esiste il problema riguardante la sicurezza e quello non meno grave che riguarda l'inquinamento ambientale".

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