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Urbanistica, dalla Giunta via libera al programma integrato Casilina-Tor Tre Teste per nuove case, opere pubbliche e servizi

La delibera punta a riqualificare l’ex area industriale che sorge all’angolo tra via Casilina e via di Tor Tre Teste

Via libera al Programma integrato Casilina-Tor Tre Teste. La Giunta Raggi ha approvato la delibera che punta a riqualificare l’ex area industriale che sorge all’angolo tra via Casilina e via di Tor Tre Teste, all’altezza della fermata della metro C di Torre Spaccata, mettendo in campo interventi di tipo edilizio, ambientale, nuovi servizi e infrastrutture. I programmi integrati sono strumenti urbanistici introdotti negli anni novanta per promuovere interventi pubblico-privati e coordinare l’uso delle risorse economiche al fine di migliorare la qualità urbana dei quartieri interessati. 

La delibera, che ora dovrà passare al vaglio delle commissioni capitoline competenti e poi al voto dell’Aula Giulio Cesare, porterà all’approvazione di un nuovo bando destinato ai soggetti privati che vogliono intervenire in quel quadrante. Il provvedimento mette nero su bianco anche le opere pubbliche strategiche da realizzare e interrompe la precedente pianificazione il cui iter era partito nel 2006. L’area interessata era rientrata anche nel piano casa comunale del 2010, che favoriva cambi di destinazione d’uso di edifici industriali dismessi per realizzare alloggi in housing sociale. Le proposte private che erano state avanzate con il precedente bando, nell’agosto 2020, hanno avuto esito negativo in Conferenza dei servizi. A pesare sull’esito anche la posizione del V municipio, il cui consiglio comunale nel febbraio 2020 ha approvato una risoluzione per fissare una serie di obiettivi pubblici che l’intervento avrebbe dovuto rispettare. 

Con una nota il Campidoglio spiega gli obiettivi del nuovo programma integrato. Gli interventi sul tessuto insediativo “puntano alla razionalizzazione e alla sostituzione del patrimonio edilizio dismesso anche attraverso l’inserimento di mix funzionali innovativi”. I privati potranno anche aumentare la quota di cubature abitative in variante al Piano regolatore per realizzare case in housing sociale a condizione che vengano rispettate le prescrizioni pianificatorie del programma e le delibere capitoline sulla gestione e sul controllo delle abitazioni in housing sociale.

“Gli interventi di tipo ambientale mirano prevalentemente a garantire la massima accessibilità al sistema di corridoi naturalistici presenti nel settore orientale della periferia di Roma, territori di rilevanza culturale e paesistica”. Alle spalle dell’area interessata si trovano infatti il parco di Tor Tre Teste, quello di Casa Calda e la tenuta della Mistica, dove sono presenti anche reperti archeologici come tratti di acquedotto Alessandrino. 

C’è poi l’obiettivo di incrementare la “dotazione dei servizi pubblici di livello locale e fornire servizi a scala territoriale più ampia”. Infine, gli interventi sul sistema infrastrutture e mobilità sostenibile che puntano a rendere più accessibile la fermata metro C Torre Spaccata e migliorare il collegamento con i quartieri vicini. 

Ecco invece le opere pubbliche previste: via della stazione di Torre Spaccata, con una nuova viabilità con pista ciclabile tra via di Tor Tre Teste e via Vincenzo Tineo; ristrutturazione via di Tor Tre Teste; adeguamento di via della Bella Villa e via di Casa Calda fino a via Francesco Bonafede; nuova viabilità locale tra via di Tor Tre Teste e via della stazione di Torre Spaccata; realizzazione di un parcheggio pubblico; ristrutturazione di via Casilina tra via Cugini e via di Tor Tre Teste con pista ciclabile; svincolo tra via Casilina e via di Tor Tre Teste; verde attrezzato con percorso ciclopedonale tra via Marchesetti e il Parco della Musica con nuova piazza di Tor Tre Teste.

E’ fondamentare portare a termine questi programmi perché la città va considerata come un sistema equilibrato dove gli interventi privati contribuiscono alla definizione di un interesse pubblico generale”, il commento dell’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori. “Questi strumenti sono stati pensati proprio per costruire la qualità degli spazi a partire dai bisogni dei cittadini. Fondamentale il lavoro con il Municipio V, che ha raccolto gli indirizzi della partecipazione e ha curato l’armonizzazione degli obiettivi con le aspettative dei quartieri limitrofi. Interventi anche piccoli diventano così parte di una visione generale, di reti di relazioni, di connessioni ambientali e naturalistiche, di spazi pubblici. Ambiti caratterizzati dalla presenza di edifici produttivi dismessi, come nel caso di Tor Tre Teste, vanno ripensati con servizi, mobilità e spazi pubblici che restituiscano ai luoghi vivibilità e relazioni”.

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