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Tor Sapienza Tor Sapienza / Piazza Cesare de Cupis

V Municipio, scuole invase dai topi e genitori in allarme

Quattro casi in pochi mesi hanno messo in allerta i genitori che denunciano condizioni di degrado sopratutto all'esterno degli istituti. Palmieri: "Dal municipio risposte tempestive"

Quattro scuole infestate dai topi in pochi mesi. Prima la Trilussa di via Fiuggi, adesso la Gismundo di Tor Sapienza, dove la scorsa settimana i genitori hanno organizzato un presidio di protesta anche per denunciare la fatiscenza della struttura. Il municipio fa quel che può.

Nel caso della Gismundo, ci spiega il Presidente Palmieri, "è intervenuto subito con un’opera di derattizzazione e disinfestazione. A quanto ci risulta i roditori non ci sono più. Il nostro Assessore alla scuola, Annunziatina Castello, si è recata a sorpresa sul posto per verificare di persona". Il Presidente ammette che il problema non è da sottovalutare: "Siamo già al quarto caso quest’anno – spiega – ma finora siamo sempre intervenuti con scrupolo". 

I genitori, tuttavia, non nascondo un certo malcontento. Se le derattizzazioni vengono effettuate è pur vero che all’esterno di molti istituti il degrado la fa da padrone. Come in via Fiuggi, dove - denuncia un lettore - alla derattizzazione del plesso non è seguita la bonifica della scarpata a verde, che solo a vederla rappresenta il luogo ideale per la moltiplicazione dei roditori.

Insomma, il messaggio è chiaro. Il fenomeno si combatte con una azione preventiva e ripetuta durante tutto l'arco dell'anno ma soprattutto con la manutenzione degli spazi esterni, specie se nelle immediate vicinanze ci sono aree verdi dove per questi piccoli animali è facile trovare dimora.

Altro aspetto da segnalare è la diffidenza dei municipi nei confronti di Ama (ben 15 minisindaci ben 13 si rivolgono ad aziende private). E tutto ciò malgrado la municipalizzata possieda un servizio di derattizzazione e ad ogni municipio vengano corrisposti dei denari (la così detta Ama Card) per obiettivi che esulano dal contratto di servizio. "Vero, - ammette Palmieri - ma questi soldi spesso non bastano comunque a coprire tutte le operazioni di bonifica. Inoltre - conclude il minisindaco - per richiedere l’intervento di Ama i tempi si allungano in maniera incompatibile con le esigenze dell’attività didattica". 

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