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Tor Sapienza Collatino

Ex centro carni all'Ama: si accende lo scontro in Campidoglio

Guidi (Pdl): "La delibera è una misura necessaria ed indispensabile per evitare che l'Ama porti i libri in tribunale". Mastrantonio presidente VII municipio a Roma Today: "Se Ama avesse bisogno di liquidità e vendesse a privati le strutture che la cittadinanza aspetta che fine farebbero?"

“Centro Carni” parte terza. Oggi i consiglieri comunali si ritroveranno in Campidoglio per cercare, dopo l'impasse delle ultime due sedute del consiglio, una via d'uscita all'annosa vicenda che riguarda il complesso in viale Palmiro Togliatti. Il nodo non si riesce a sciogliere perchè ci sono due posizioni contrapposte che non trovano punti d'incontro.

La delibera 123 infatti non piace ai cittadini del VII Municipio che vogliono più garanzie sul mantenimento del progetto iniziale di riqualificazione dell'area, stilato nel 2005, che prevedeva spazi attrezzati a favore della comunità (tra cui biblioteca, spazi espositivi, verde pubblico e una nuova sede per il Municipio). Le ragioni degli abitanti di Centocelle sono, già da qualche mese, difese e rappresentate in Campidoglio dal presidente del settimo municipio, Roberto Mastrantonio, il quale ha lamentato, anche con una lettera indirizzata al sindaco Alemanno, lo “scarso coinvolgimento dei cittadini in merito alle decisioni sul Centro carni. C'è fretta di approvare la delibera e nessuno si interessa di quello che noi vogliamo”.

Questa posizione è stata sostenuta con forza dalla minoranza in consiglio comunale. Il Pd ha chiesto lo stralcio della delibera, proposta non accolta dalla maggiornaza che ha difeso la sua scelta con “la necessità di salvare le sorti dell'Ama e il futuro dei lavoratori”. Così il centro sinistra ha risposto con 1500 tra emendamenti e ordini del giorno che hanno fatto slittare la prima riunione, tenutasi due giorni fa.

Ieri, tuttavia, è stato il centro destra a far rinviare la seduta per l'assenza del numero legale, non presentandoi in aula. Oggi, alle 16, ci sarà la terza manche e, com'è facile immaginare, non mancheranno colpi di scena. Intanto, alcuni abitanti del VII hanno presentato al consiglio un documento con cui chiedono la sospensione del provvedimento di cessione del Centro carni all'Ama e contestano la modifica del progetto di riqualificazione approvata dalla giunta comunale nei giorni scorsi.

“La nuova giunta”, ha dichiarato il presidente Mastrantonio, “con la cessione all'Ama ha modificato il progetto iniziale portando al 67% la percentuale di residenziale e riduce al 33% la percentuale dei servizi pubblici nella riqualificazione del Centro carni. Il progetto iniziale, approvato dal consiglio comunale nel 2005, prevedeva di destinare il 45% dell'area a residenziale e il 55% a servizi pubblici. E se Ama avesse bisogno di liquidità e vendesse a privati le strutture che la cittadinanza aspetta che fine farebbero? Chi garantisce che la biblioteca, la nuova sede del Municipio e il resto verranno garantiti? Vogliamo risposte”.

In sintesi, gli abitanti di Centocelle e i rappresentanti del Pd capitolino temono che la cessione possa tradursi "in una speculazione edilizia volta a realizzare il massimo profitto e ridurre al minimo i servizi destinati al quartiere”.

“Con questa delibera”, ha detto il capogruppo capitolino del Pd Umberto Marroni, “la giunta instaura un principio inaccettabile: si cede un immobile facente parte del patrimonio pubblico per far fronte ai debiti, senza fare la minima chiarezza sulla gestione dell'Ama". Dall'altra parte, il Pdl ha fatto notare, attraverso il consigliere comunale del Pdl Federico Guidi che "questa delibera è una misura necessaria ed indispensabile per evitare che l'Ama porti i libri in tribunale. E' incomprensibile l'atteggiamento della sinistra su un provvedimento che aiuta questa municipalizzata ad uscire da una situazione di emergenza finanziaria. La valorizzazione del Centro non è in contrasto con la sua cessione all'Ama”.
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