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Tor Sapienza Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi

Tor Sapienza, caos nel centro anziani: "Il municipio non vuole ratificare l'elezione del presidente"

La delibera è pronta da fine ottobre, e la ratifica dovrebbe avvenire entro dieci giorni dal voto, come da regolamento comunale. Il Cdq: "Siamo ostaggio di lotte intestine al Pd"

Il comitato di gestione ci sarebbe, ma il Consiglio, in ritardo di tre mesi sulle tempistiche dettate dal regolamento comunale, non l'ha ancora ratificato. Così il centro anziani Morandi, a Tor Sapienza, unico punto di riferimento nel tessuto sociale del quartiere, non può far partire nessuna attività. Ma facciamo un passo indietro, e andiamo per tappe.

LE ELEZIONI DESERTE - A maggio 2014 nessun iscritto al centro presenta la propria autocandidatura a presidente e membro del comitato di gestione. L’elezione va deserta, e la struttura inizia una parabola discendente fino a ospitare quasi esclusivamente feste occasionali. Nessuno lo frequenta più. A novembre la rivolta popolare contro il centro di accoglienza muove flash e telecamere verso un quartiere terra di nessuno. E pochi mesi dopo, a marzo 2015, il municipio, nella speranza di restituire al quadrante un luogo di aggregazione, almeno quello, indice una nuova assemblea pre elettorale. 

IL VOTO IN DEROGA - Si presentano dieci nuovi iscritti, spinti dal neonato comitato Tor Sapienza Morandi-Cremona. Ed ecco qui l'intoppo: il regolamento comunale sul funzionamento dei centri anziani stabilisce tra i requisiti per essere eletti un minimo di 12 mesi di anzianità. Bisogna essere iscritti da almeno un anno (art.15, delibera 28/2010). Rischia dunque di saltare anche quest'occasione di rinascita, e il municipio, chiaro l'empasse, opta per la votazione in deroga, approvata il 9 giugno con delibera 27 dal consiglio di via di Torre Annunziata, forte del parere favorevole dell'ex direttore del parlamentino, Tiziana Orsi e della direzione Secs con a capo Antonino De Cinti: chiunque si può candidare a presidente o a membro del comitato di gestione, a prescindere dai tempi di iscrizione. 

NUOVE ELEZIONI - L’8 ottobre si svolgono per la seconda volta le elezioni, e stavolta il più votato ottiene 109 preferenze. E' Filippo Amoroso, 77 anni, già presidente del centro, l’unico tra l'altro con un’iscrizione superiore ai 12 mesi, in linea dunque con quanto previsto dal Regolamento. Gli altri candidati ottengono i seguenti risultati: 56 voti per Annunziata D’Alessandro, 17 per Sandra Zammataro, 16 per Lucia Di Fiore, 13 per Umberto Pesciarelli, 12 per Silvano Piacentini, cinque per Claudio Ronci, due per Claudio Piergallini e uno per Salvatore Lozito. 

DELIBERA MAI VOTATA - Il 19 e 21 ottobre si svolgono le ultime procedure burocratiche, la direzione municipale vista gli atti esprimendo parere di regolarità tecnica alla delibera per la ratifica delle elezioni, subito depositata presso la presidenza del consiglio. Oggi è il 4 gennaio, e nessuno ha messo in agenda quell'atto. Sono passati quasi 90 giorni, 80 in più di quanto stabilito dal regolamento comunale che prevede il voto di ratifica entro 10 giorni dall'elezione. La delibera è rimasta sul tavolo, e per qualcuno al centrosinistra fa comodo così. 

"Per colpa di lotte intestine al Pd il nostro centro rimane fermo" denuncia Marcello Santarelli, presidente del comitato Tor Sapienza Morandi-Cremona. "Il 15 dicembre il presidente del consiglio municipale Pietrosanti ha chiesto un altro parere sulla procedura di voto al nuovo direttore, che si è espresso negativamente. Il parere non è vincolante, ma non capiamo il senso di chiedere un nuovo parere quando quello del vecchio direttore era posivito, tra l'altro su una delibera che è stata votata da tutti i consiglieri, Pietrosanti compreso. Ci prendono in giro?". Un dubbio passo indietro, un prendere tempo che per il presidente avrebbe come unica spiegazione "dinamiche interne al Pd". E il dito è puntato contro il presidente del consiglio, Antonio Pietrosanti, al quale spetterebbe la calendarizzazione della delibera. 

"Non si sa a che gioco stia giocando - si sfoga il neo presidente Filippo Amoroso - la delibera è stata depositata coi relativi pareri di regolarità tecnica della direzione del municipio, eppure Pietrosanti prende tempo e fa di tutto per non metterla all’ordine del giorno. Mi chiedo se lo faccia per ingenuità, oppure non voglia pestare i piedi a esponenti del suo partito che mirano a mettere le mani sul Centro anziani". 

"Questi signori - conclude - devono avere innanzitutto rispetto per gli anziani tornati al Centro dopo anni di abbandono, ma soprattutto devono onorare il ruolo istituzionale che ricoprono a spese dei contribuenti. Io e i consiglieri che mi affiancano siamo stati scelti a furor di popolo per gestire il Centro, ultimo presidio istituzionale in un quartiere degradato: i cittadini ci hanno votato e noi ce lo teniamo a dispetto di quello che pensano e dicono i politici".

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