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Venerdì, 19 Aprile 2024
Centocelle Centocelle / Via Filippo Parlatore

Erminia sotto sfratto dopo 60 anni nello stesso quartiere: Centocelle si prepara a resistere

Lunedì è prevista l'esecuzione dello sfratto. A Centocelle l'ufficiale giudiziario troverà un picchetto resistente di Asia Usb e dei cittadini del quartiere

Quasi 60 anni a Centocelle, costretta a vivere lo sfratto dalla casa in cui vive e dal quartiere che l’ha vista crescere, senza un posto da cui andare o una famiglia da cui tornare. Non sono bastati 8 anni di richieste e pratiche burocratiche a Erminia, anziana residente in zona via dei Castani, per scampare allo sfratto che da anni la perseguita e che da lunedì diverrà esecutivo.

L’anziana signora è senza contratto appunto dal 2013, quando la proprietà di casa le impose il raddoppio del canone di locazione, negli anni più e più volte maggiorato sia per effetto dei rinnovi sia degli aumenti in base all’indice Istat. Sono 8 anni ormai che vive con uno sfratto sulle spalle come spada di Damocle.

“Per Erminia, 72enne che vive di solo di un assegno sociale e conduce una vita di indigenza, quella richiesta era fuori dalle sue possibilità. Tantopiù perché non le resta nessun familiare che possa aiutarla economicamente”, ripercorre Fabio Catalano, portavoce di Asia Usb, associazione inquilini e abitanti che, per sostenere l’anziana signora, è tra i promotori di un picchetto cittadino che si terrà nei pressi dell’abitazione lunedì 8 novembre ore 8, a via Filippo Parlatore 43. Proprio lunedì infatti è atteso l'ufficiale giudiziario.

Un calvario di pratiche, nessuna residenza

Dal 2013 a oggi, sono stati tantissimi i tentativi di Erminia per mettersi in regola, ma di tutte le strada percorse, nemmeno una è andata a suo favore. Prima, chiedendo di accedere ai fondi per la morosità incolpevole, contributo che non le è stato concesso. Non potendo rinnovare il contratto, nel 2014 Erminia ha tentato allora di accedere a una casa popolare, non rientrando però nei punteggi minimi. Una soluzione le fu proposta dai servizi sociali, ma a condizioni che per l'anziana risultavano destabilizzanti. “Le hanno proposto un cohouse a Ponte di Nona, da condividere con altre 5 persone. Avrebbe voluto dire sradicarla dal territorio in cui ha radici, trasferirla lontano e inserirla forzatamente in uno spazio con degli sconosciuti”, sostiene Catalano di Asia Usb. I servizi sociali le offrirono perciò un contributo di 100 euro al mese, sostegno che decadde però nel momento in cui Erminia rifiutò la coabitazione, prevista tra i criteri di aggiudicazione del sostegno economico.

Impossibile trovare poi un affitto a Roma con un solo assegno sociale o altra sistemazione, considerando che Erminia a parte un lontano nipote, non ha nessuno che possa prendersi cura di lei. Niente da farsi anche con la richiesta che l’anziana signora ha avanzato per un’istanza di differimento dell’esecuzione di sfratto, l’Ufficiale Giudiziario ha confermato che inizierà gli accessi, il primo lunedì 8 novembre.

“Abbiamo tentato di interpellare il Dipartimento Politiche abitative del Comune, non ci ha mai risposto nessuno in questi anni – afferma Asia Usb – Tenteremo nelle prossime ore di informare il Municipio V per studiare insieme una soluzione, visto che abbiamo anche provato a rivolgerci all’Onu, ma siamo fuori tempo per depositare i documenti. Erminia ha bisogno di una proroga, non si può mettere per strada così i più deboli".

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