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Martedì, 16 Aprile 2024
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Parco di Centocelle, l'ordinanza: "Bonifica degli sfasci entro 30 giorni"

Il sindaco Gualtieri, nel ruolo di commissario straordinario di governo per il Giubileo, ha firmato il provvedimento che detta le regole per la rimozione dei rifiuti dall'area sulla Togliatti

Entro la metà di ottobre l’area della Togliatti occupata dagli autodemolitori, nel parco di Centocelle, dovrà essere bonificata da rifiuti e detriti, primo step propedeutico alla restituzione del polmone verde ai cittadini e alla tanto attesa delocalizzazione. Lo stabilisce l’ordinanza che il sindaco Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo, ha firmato una decina di giorni fa, in concomitanza con il sopralluogo effettuato con l’assessora Alfonsi e i presidenti dei due Municipi interessati dal maxi incendio che lo scorso 9 luglio ha ha distrutto l'area est del polmone verde.

Autodemolitori, cosa dice l’ordinanza di bonifica dell’area

“Considerato che le ditte elencate (i 15 autodemolitori coinvolti, ndr), con la nota prot. 82 del 18.08.2022, hanno manifestato la volontà di assumere spontaneamente gli obblighi di compiere le operazioni di sgombero dei materiali e di bonifica superficiale degli impianti coinvolti nell’incendio, nonché quelli di trattamento e di trasporto dei rifiuti”, scrive Gualtieri, si ordina alle ditte in questione “di dare avvio, entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione della presente sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nel rispetto della normativa vigente in materia ed a propria cura e spese, alle operazioni di rimozione, di avvio al recupero o di avvio allo smaltimento dei rifiuti, combusti e non, presenti sulle aree, di rispettiva spettanza, interessate dall’incendio del 09.07.2022, tramite ditte autorizzate allo svolgimento delle attività necessarie alle suddette operazioni”.

Ogni ditta dovrà presentare un apposito piano di rimozione dei rifiuti che dovrà essere inviato al commissario straordinario di Governo (Gualtieri stesso, dunque) e ad Arpa Lazio. Il piano dovrà contenere tutte le indicazioni sulle modalità di intervento, le operazioni di recupero e di smaltimento cui i rifiuti saranno sottoposti, i nominativi e gli estremi autorizzativi delle ditte che effettueranno il trasporto e degli impianti cui i rifiuti saranno destinati, oltre che un cronoprogramma degli interventi da effettuare. Saranno poi commissario e Arpa a verificare che i piani vengano rispettati, sia nei tempi sia nelle modalità di intervento.

VIDEO | Incendio Centocelle, la bonifica per ora parte solo nel parco. Gli autodemolitori a Gualtieri: "Velocizziamo"

La prima bonifica post incendio

La prima bonifica del parco di Centocelle, a opera del Comune, si era ufficialmente conclusa a metà settembre con la rimozione di circa 150 tonnellate di materiale. In un mese e mezzo gli operatori di Ama, hanno raccolto 80 tonnellate di rifiuti indifferenziati, 50 di rifiuti inerti e altre 10 di rifiuti ingombranti. Nel polmone verde di Centocelle sono state trovate e smaltite anche 5 tonnellate di pneumatici e 3 di guaine e altre 2 tonnellate di materiale elettrico ed elettronico, anche queste rimosse e avviate ad adeguato smaltimento.

Nel corso del sopralluogo effettuato nel parco, Gualtieri aveva confermato la firma dell’ordinanza e chiarito l’importanza che gli autodemolitori facessero la loro parte per proseguire con la bonifica, “non solo per affrontare la situazione drammatica che era sotto gli occhi di tutti - aveva detto - ma anche per proseguire il nostro lavoro di riqualificazione e il completamento del parco di Centocelle che per noi rappresenta un impegno che abbiamo preso sin dall’inizio della nostra avventura amministrativa”.

L’annosa questione della delocalizzazione degli sfasci

Sul territorio della Capitale gli autodemolitori sono un centinaio. Poco meno di un terzo, 26 nella specifico, si trova a Centocelle, su un terreno di proprietà privata che in seguito è stato però vincolato dal ministero per i Beni culturali, occupando circa quattro ettari del confine orientale del parco. I cittadini e le associazioni da anni si battono per chiedere che vengano spostati da un’area di alta valenza culturale (la zona rientra nell’Ad Duas Lauros,  una larga fascia non edificata testimonianza dell’Agro Romano Antico e sottoposta a vincolo paesaggistico) e ricollocati lontani dalle case per anche per una questione di salute pubblica.

L’incendio dello scorso 9 luglio, e la gigantesca nube nera che ha sprigionato, non ha fatto altro che rinfocolare le polemiche su una questione annosa e complessa. La rimozione dei rifiuti è un primo fondamentale passaggio per procedere poi con la tanto attesa delocalizzazione, cui il Campidoglio - come promesso dal sindaco - sta continuanto a lavorare.

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