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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Servizi sociali ed educativi, il V municipio incontra i sindacati per pianificare la rimodulazione

Il tema al centro delle polemiche la scorsa settimana: Veglianti e Bonafoni avevano denunciato il ritardo

Il V municipio incontrerà domani le parti sociali per parlare della rimodulazione dei servizi educativi e sociali del territorio. Lo spiega Mario Podeschi, vicepresidente del municipio con delega ai Servizi Sociali, che incontrerà i rappresentanti locali di Cgil, Cisl e Uil in videoconferenza insieme al minisindaco Giovanni Boccuzzi e all’assessora alla Scuola, Maria Teresa Brunetti.

La necessità di un incontro era stato al centro di una denuncia avanzata dal consigliere municipale di Sinistra per Roma, Stefano Veglianti, che ha anche presentato una mozione al congilio municipale di giovedì scorso per chiederne la convocazione. “Ancora una volta l’amministrazione del Movimento 5 stelle del V Municipio volta le spalle alle esigenze dei cittadini e delle cittadine più fragili, oltre che dei lavoratori”, si legge in una nota firmata da quattro mani da Veglianti insieme alla consigliera regionale Marta Bonafoni in occasione della bocciatura. Podeschi, però, contattato da Romatoday, sostiene che la data per l’incontro era già stata fissata e che la mozione non è passata per questo motivo.

La possibilità di pagare per servizi non erogati e di procedere con una rimodulazione del servizio è prevista anche dal decreto Cura Italia. La richiesta di una rimodulazione è contenuta anche in un protocollo sottoscritto tra Regione Lazio, Anci ed operatori del settore. Sul punto è al lavoro anche l’amministrazione comunale anche se sono i municipi gli enti preposti all’organizzazione e all’erogazione di questi servizi.

“I sindacati stanno incontrando tutti i municipi per capire come ogni territorio si sta organizzando per rimodulare i servizi e riprogettarli”, spiega Podeschi. “Vorrei ricordare che anche nel periodo della quarantena molti servizi sono rimasti aperti anche se in modalità differente. Per esempio gli operatori dei centri di aggregazione giovaile hanno tenuto dei doposcuola online oppure il centro diurno per gli anziani che vivono in condizioni di fragilità sociale hanno portato i pasti a domicilio”.

“Prima di arrivare a scrivere la mozione presentata giovedì scorso al Consiglio ho denunciato il ritardo del V municipio nell’incontrare i sindacati, che chiedevano un appuntamento dal 22 aprile, e le associazioni coinvolte anche presso le commissioni competenti”, racconta Veglianti. “Anche perché un tavolo con le parti sociali è necessario sia per tutelare le fasce più deboli della popolazione sia per i lavoratori che, con l’interruzione del Fis (Fondo integrazione salariale, ndr) il 5 maggio rischiano di restare senza stipendio”. Domani la questione finirà sul tavolo, seppur virtuale, con i sindacati. 

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