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Sabato, 20 Aprile 2024
Quarticciolo Alessandrino / Via Ugento

Quarticciolo: anziani e disabili intrappolati in casa, altri 8 mesi senza ascensore

All’interno delle case popolari vivono 12 famiglie con disabili, anziani e soggetti fragili a carico limitate dalle barriere architettoniche e inascoltate dalle istituzioni

Chiusi tra le quattro mura, scrutando il mondo esterno da un vetro. Questa la quotidianità di disabili e anziani residenti in via Ugento 4, scala Q, complesso di case popolari da oltre 10 anni senza ascensore. Per loro si aggiunge ora un altro anno di attesa.

Nonostante le continue sollecitazioni degli abitanti, sei persone su 12 famiglie in totale non possono muoversi oggi da casa se non assistite dai loro stessi famigliari, portati giù per le scale. C’è chi poi pur di non essere di peso, sceglie di non uscire proprio, confinandosi in casa per anni.

Una vicenda su cui ieri ha acceso i riflettori anche Mattino 5, dopo i numerosi solleciti, sia nei confronti degli uffici regionali, sia da parte dei residenti degli alloggi di via Ugento. “Abbiamo finalmente avuto notizia che le persone con disabilità intrappolate da anni nelle proprie abitazioni a Quarticciolo dovranno restarci per ancora un altro anno circa, fino a quando non inizieranno i lavori per installare l’ascensore richiesto dalle famiglie”, così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e responsabile regionale Lega dipartimento disabilità.

Stanziati 5 milioni per la riqualificazione delle case del Quarticciolo

È di ieri la notizia, confermata dall’Ater, che la Regione Lazio avrebbe stanziato 5 milioni per la riqualificazione delle case popolari del Quarticciolo, con adeguamenti volti anche all’inserimento degli ascensori nelle palazzine.

I lavori doteranno perciò il complesso abitativo di una ventina di ascensori, tra cui quello di via Ugento, ma non ci sono conferme però su quando verrà installato. “C'è stato detto che trascorreranno almeno 8 mesi da quando inizieranno i lavori, le persone così si troveranno di nuovo sole e limitate dalle barriere architettoniche, tra queste non solo disabili, ma anche anziani e persone con evidenti fragilità”, sostiene Laura Corrotti.

Già nel 2017 un abitante del secondo piano tentò di chiedere ad Ater di dotare il palazzo dell’ascensore, ma la risposta fu che solo con una restaurazione totale dell’immobile sarebbe stato possibile. Nemmeno i fondi messi a disposizione nel 2019 da Regione Lazio e Ater hanno inciso in qualche modo sulla situazione, circa 2,5 milioni destinati solo all’efficientamento energetico.

Nel frattempo i residenti di via Ugento rimangono spettatori a distanza.

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