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Piano Nomadi: eppur si muove …

Il Sindaco Alemanno sul campo Cesare Lombroso del XIX: “Sarà trasferito ad inizio anno”. Trovata l'area nello stesso municipio, ma c'è massimo riserbo. Casilino 900: lo sgombero inizierà a settembre e si concluderà a fine febbraio 2010

Eppur si muove. Alemanno l'ha definita l'unica pecca del suo anno d'amministrazione. L'assessore Belviso ha dato la colpa a "poteri che le precedenti giunte avevano e che quella attuale non ha". Del piano nomadi che doveva partire a gennaio e che mese dopo mese viene rimandato tra i silenzi della giunta, giungono notizie in ordine sparso. Il nodo centrale è, manco a dirlo, la localizzazione dei nuovi campi.

Madre di tutte le delocalizzazioni è quella del Casilino 900 per il quale delle novità sono emerse nel corso dell'incontro tra l'assessore alle politiche sociali Sveva Belviso e i cittadini di Torre Spaccata della scorsa settimana. L'assessore ha fissato delle date. Entro settembre partirà lo spostamento che sarà completato entro febbraio 2010. Le aree? Per il momento top secret. Intanto però, su richiesta pressante del comitato di Torre  Spaccata, da questa settimana è stato ripristinato il presidio dei vigili urbani. “Una misura” spiega una nota a firma del presidente del Comitato Torre Spaccata, “necessaria per prevenire ed evitarel'accensione dei fuochi all'interno del campo che provocano fumi tossici che stazioanano in modo permanente a TorreSpaccata e zone limitrofe”.

Non di solo Casilino 900 però vive il piano nomadi. Infatti ieri è stato il Sindaco Alemanno a fissare delle date per lo spostamento. Quando? “Nei primi mesi del prossimo anno”, ha promesso il sindaco ai cittadini del municipio.

Ad anticipare la notizia, durante il suo intervento, è stato l'assessore comunale alle politiche sociali Sveva Belviso ringraziando il municipio perché "nel porre il problema del trasferimento del campo ha proposto tre aree alternative: due non sono utilizzabili ma su una, di 8 ettari, si sta procedendo  ad una valutazione perché sembrerebbe idonea".

La discrezione sul luogo immaginato per la delocalizzazione del campo è dovuta, ha spiegato Alemanno "ad una questione di cautela ma si tratta di una zona decisa dal municipio e non  imposta da noi. Questo è il modo giusto per lavorare".
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