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Centocelle Quadraro / Via di Centocelle

Il parco archeologico di Centocelle è una bomba ambientale. Alfonsi in visita promette interventi

L'assessora nell'area verde di Centocelle insieme al comitato Pac Libero e agli amministratori locali. La priorità è la bonifica dai rifiuti interrati, poi toccherà sbrogliare la questione autodemolitori

Un disastro ambientale di proporzioni enormi tra rifiuti interrati, roghi tossici e suolo contaminato, non risolto dalle precedenti amministrazioni, oggi in agenda del Campidoglio a trazione Gualtieri, con la speranza dei residenti che sia davvero la volta buona. Siamo al parco archeologico di Centocelle, area verde vincolata dalla Soprintendenza con resti dell'antica Roma ridotta a discarica. Una vergogna che ha inorridito anche l'assessora Sabrina Alfonsi, domenica in visita per la prima volta al parco archeologico di Centocelle con il presidente del V municipio Mauro Caliste, l'assessore municipale Edoardo Annucci, il presidente della commissione Ambiente Giammarco Palmieri, i membri del comitato Pac Libero che hanno organizzato l'incontro e istruito l'assessora sulla miriade di problemi che interessa l'area verde. 

I rifiuti interrati

Appuntamento alle 10 all'ingresso di via di Centocelle e prima tappa nel canalone ex Mussolini dove nel 2017 sono emersi, a seguito di un incendio, rifiuti di ogni genere nascosti sotto il terreno. L'amministrazione Raggi in quattro anni ha emesso un'ordinanza di bonifica (mai rispettata) e ha affidato a una ditta privata le operazioni di caratterizzazione dei rifiuti, propedeutiche per il loro trattamento e smaltimento. "Dobbiamo mettere insieme i risultati della caratterizzazione con i fondi presenti a bilancio per la bonifica, bisogna fare una gara" commenta Alfonsi, visibilmente inorridita da uno scempio rimasto ignorato. Ci vorrà qualche mese. Nel frattempo si può però aprire l'ingresso da via di Centocelle restringendo l'area interdetta e limitandola al canalone. "Possiamo rifare una determina per rivedere il perimetro dell'area e permettere ai residenti di fruire del parco anche da questo lato".

È tra le urgenze che il comitato Pac Libero ha indicato in un lungo e dettagliato dossier fornito all'assessora prima della visita. Bonificare il canalone dai rifiuti interrati è prioritario per poter avviare i lavori di riqualificazione del cosiddetto "secondo stralcio". Ricordiamo che l'area è di 126 ettari totali ma solo 33 sono a oggi fruibili. Da anni si parla di lavori sulle porzioni restanti senza riuscire a concretizzare. Altra richiesta, quella più immediata e fattibile in tempi brevi secondo quanto precisato alla stessa Alfonsi durante il sopralluogo, aprire da via di Centocelle. Terza questione: la bonifica dal lato opposto del parco. Lo scempio infatti non si limita al canalone sul versante ovest. A est il quadro è forse peggiore. 

La bonifica sul lato Togliatti

Alle spalle della fila di autodemolitori sul confine, il verde è invaso da una discarica abusiva che si estende per decina di metri lungo la Togliatti. Cumuli di rifiuti di ogni genere. Da semplici sacchetti di immondizia a pezzi di frigoriferi, materassi, materiali di risulta, tavole di compensato, vestiti. Da sempre luogo di accampamenti abusivi, l'area (che ha ospitato in passato il campo rom Casilino 900) è rimasta incustodita e ridotta a immondezzaio. Il tutto a ridosso dell'edificio che un tempo ospitava un distributore di benzina e che oggi viene puntualmente occupato con continui roghi tossici accesi sul prato vicino. Un quadro che la stessa Alfonsi ha definito di una "gravità assoluta" e sul quale toccherà intervenire al più presto. Anche qui la primavera scorsa sono state rinvenute grandi quantità di rifiuti interrati, con la certificazione da parte di Arpa Lazio della contaminazione ambientale di acqua e suolo. 

Il nodo autodemolitori

"Nelle prossime settimane riuniremo allo stesso tavolo tutte le strutture coinvolte per verificare la situazione attuale e ragionare fattivamente sulla rimozione dei rifiuti in superficie" ha spiegato il presidente del municipio Mauro Caliste. "Affronteremo tutte le questioni in ballo, procedendo tappa per tappa" ha confermato l'assessore Annucci. "L'obiettivo è creare finalmente quel punto di coordinamento amministrativo che consenta di far marciare tutti i soggetti coinvolti nella stessa direzione e di far vivere il parco nella sua interezza" commenta anche il presidente della commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri. "Ci impegneremo al massimo per dare le risposte che la città e i cittadini si aspettano. Bonifica dai rifiuti, avvio del II stralcio e progettazione del III, accessibilità, delocalizzazione di tutte le attività incompatibili". Ecco, altro punto fondamentale, anche tra le richieste del comitato Pac libero, tutto da sbrogliare, riguarda la delocalizzazione degli autodemolitori regolari - al momento abusivi per il mancato rinnovo delle concessioni - e il ripristino della legalità sgomberando quelli illegali e ripristinando le aree. Una vertenza mai risolta che va avanti da 20 anni. Si attende il trasferimento altrove, sul punto Alfonsi non si è ancora pronunciata. 

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