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Sabato, 20 Aprile 2024
Centocelle Quadraro / Via di Centocelle

L'asilo stretto tra un autodemolitore e un maxi deposito di gruppi elettrogeni

Nel 2019 un esposto ai vigili del fuoco rimasto senza risposta. Dopo il rogo nel parco di Centocelle, mamme e papà tornano a chiedere risposte

"I vigili del fuoco verifichino che l'attività, a pochi metri dall'area giochi dei bambini, abbia tutti i requisiti di sicurezza antincendio previsti dalla legge". La richiesta - già inoltrata nel 2019 ma rimasta senza risposta - arriva da una decina di genitori dell'asilo nido e scuola materna Il Sole, attigua al parco di Centocelle dove lo scorso sabato è scoppiato il maxi incendio che ha coinvolto quasi tutti i 26 autodemolitori presenti su viale Palmiro Togliatti. 

Nel caso in oggetto siamo sul lato opposto del parco, quello di via di Centocelle. Qui non ci sono solo altri sfasciacarrozze. A far paure mamme a papà della scuola di via Columella, un maxi deposito di gruppi elettrogeni cinematografici. Una distesa di camion contenenti appunto generatori di corrente utilizzati sui set esterni del grande schermo. Parliamo di materiale altamente infiammabile. La richiesta al comando dei vigili del fuoco è stata già rivolta ben tre anni fa, nel 2019. In parallelo a un'altra che riguardava gli autodemolitori intorno all'area verde. Ma non è mai arrivata risposta. Ora il rogo recente fa tornare a galla il timore che i piccoli del nido non si trovino in una condizione di sicurezza. 

"È una questione contro la quale combattiamo invano da anni" racconta a RomaToday Anna Chiara, mamma di un bimba del nido, tra i firmatari dell'esposto. A far temere per la sicurezza dei piccoli la presenza di solo una grata e pannelli di plexiglass a segnare il confine con l'area deposito. "Non posso pensare che siano queste le misure antincendio adottate, è chiaro che non possano essere sufficienti". 

L'area occupata dall'attività si estende per circa 10mila metri quadrati, e confina su due lati con il nido. Una parte ricade nel perimetro dello stesso parco archeologico (vedi mappa subito in basso). All'interno, si legge nell'esposto che RomaToday ha potuto visionare, "sono disposti mezzi contenti gruppi elettrogeni, disposti in modo tale da non consentire le opportune procedure di evacuazione in caso di emergenza o l'accesso dei mezzi di emergenza".  E ancora "non sembrerebbero presenti presidi antincendio adeguati al tipo di rischio incendio ovvero impianti fissi di estinzione e non sono visibili varchi per l'evacuazione". 

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Vicino al nido anche un autodemolitore

Senza contare che a pochi metri dalla scuola c'è anche un autodemolitore, che già nel 2016 e nel 2018 è andato a fuoco. Anche sulla presenza di impianti antincendio adeguati negli sfasciacarrozze del quadrante, sempre nel 2019, era stato presentato un esposto ai vigili del fuoco dal comitato Pac Libero. In questo caso la risposta era arrivata. Il rilascio delle specifiche autorizzazioni in materia non rientrava nella competenza dei vigili del fuoco trattandosi di impianti inferiori ai 3mila metri quadri. Il tutto veniva rimandato alle singole Conferenze dei Servizi attivate al tempo per i singoli impianti. Molte però finirono in un nulla di fatto, bloccate dal Tar, o come riferì l'allora assessora all'Ambiente Katia Ziantoni, si chiusero certificando diverse irregolarità. Insomma, non fu mai chiarito se sul piano della prevenzione le attività in oggetto fossero o meno in regola. Nel caso del deposito di generatori di corrente, ben superiore a 3mila metri quadrati, la risposta non è proprio arrivata. 

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