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Incendi di Centocelle, il V municipio lancia una campagna contro le mafie. Raggi: "Raccogliamo il grido del territorio"

L'iniziativa è stata lanciata giovedì pomeriggio con un collegamento dal Nuovo Cinema Aquila al Pigneto

A sostegno della ripresa delle attività colpite da attentati incendiari di Centocelle il V municipio ha annunciato una campagna di comunicazione sulla cultura della legalità e sulla lotta alle mafie. Lo ha fatto oggi pomeriggio con una conferenza in diretta dal Nuovo Cinema Aquila del Pigneto, un luogo scelto non a caso ma in quanto “sottratto alla criminalità organizzata”, ha precisato il presidente del V municipio, Giovani Boccuzzi. Presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che prima di intervenire ha ascoltato la testimonianza di alcune delle realtà colpite dagli incendi ma anche di un giovane imprenditore della zona che ha avuto il coraggio di denunciare racket e usura. “L’incontro di oggi nasceva per pubblicizzare l’avviso del V municipio che punterà sulla cultura e sulla consapevolezza del territorio quali antidoto alla mafia”, ha detto la prima cittadina. “Allo stesso tempo non possiamo ignorare il grido di allarme che è emerso dal territoro. Abbiamo il dovere morale di raccogliere e di portare questa istanza al Governo”.

In quanto al progetto, Boccuzzi ha spiegato che la Giunta municipale “ha dato mandato agli uffici di predisporre una manifestazione di interesse per la creazione di prodotti multimediali inerenti alla cultura della legalità”. La diffusione, oltre che sui canali istituzionali, avverrà in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, con Biblioteche di Roma, il Nuovo Cinema Aquila e il Teatro del Quarticciolo.

“Questo avviso pubblico nasce da una mozione approvata in consiglio dopo un lungo percorso avviato dai consiglieri municipali M5S Alessandro Stirpe e Maria Monia Medaglia (rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione municipale Cultura intervenuti nel corso del dibattito, ndr)”, le parole di Maria Teresa Brunetti, assessora municipale alla Cultura. “A breve verrà pubblicato l’avviso e verrà rivolto a tutti i cittadini, alle scuole e a chiunque sia interessato a diffondere un messaggio sulla legalità”. Obiettivo: “Speriamo di creare una catena umana che sconfigga il malaffare”. In diretta anche l’assessora alla Scuola Maria Elena Mammarella che ha chiuso il suo intervento citando le famose parole di Paolo Borsellino: “Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.

A spiegare il senso dell'iniziativa anche il  presidente e la vicepresidente della commissione municipale Cultura, Alessandro Stirpe e Maria Monia Medaglia, che sono stati anche i promotori del progetto. "Dove c’è cultura, non c’è criminalità. La cultura fa terra bruciata intorno ai soprusi, all’aggressività, all’ignoranza prepotente e all’illegalità", le parole di Stirpe.  "La cultura crea uguaglianza, porta dialogo e confronto. La cultura è il vaccino più potente: difende e salva le menti, le coscienze delle persone". Medaglia ha poi spiegato: "Abbiamo avuto questa idea: mettere insieme diversi linguaggi e discipline artistiche per raccontare e diffondere l’esempio di questi commercianti che non si sono piegati a queste intimidazioni e hanno deciso di rimanere aperti e portare avanti le loro iniziative". 

Nel corso dell’iniziativa, durata circa un paio di ore, si sono alternati gli interventi degli amministratori locali e quelli delle realtà locali, commercianti e imprenditori in primis ma anche istituzioni culturali del territorio e associazioni sportive. I primi a parlare sono state due delle realtà commerciali colpite dagli attentati incendiari dell’autunno scorso: gestore e proprietaria del Baraka Bistrot, che ha riaperto a settembre grazie a un sostegno economico messo a dispozione della Regione Lazio, e che si sono dette “felici di questa iniziativa”, e il gestore della palestra Aka, Marco Ciccone, bruciata a giugno del 2020, che ha però lamentato di non aver avuto accesso ad alcun sostegno economico in quanto associazione sportiva e di non sentirsi più supportato dalle istituzioni: “All’inizio ci avete tenuto per mano, poi, duole dirlo, ci avete lasciato”.

Una denuncia raccolta dal senatore pentastallato Nicola Morra, presente in sala per la prima mezz’ora, che si è preso l’impegno di “rompere le scatole sia all’amministrazione comunale sia regionale per cambiare le norme” e far assegnare i fondi anche alle associazioni colpite e non solo alle attività commerciali.

Il collegamento è poi passato a due imprenditori di Centocelle, gestori di due birrerie e di alcune palestre che oltre ad aver denunciato le difficoltà legate alle restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus hanno dichiarato pubblicamente di aver avuto il coraggio di denunciare le persone che li minacciavano e alle quali hanno versato per anni il pizzo.

“Dalle vostre parole si percepisce che c’è la volontà di non piegarsi”, le parole della sindaca. “Su Centocelle ora gli occhi sono aperti e bisogna tracciare una linea e supportare tutti quelli che vengono minacciati e taglieggiati. Ė un grido che non possiamo ignorare”. La prima cittadina ha poi detto che la crisi economica causata dal lockdown “è legata al tema della criminalità. Durante i periodi di recessione economica o lo Stato fa lo stato oppure arriva prima la criminalità”. 

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