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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sgombero in via Molfetta, murate le case: "Un errore clamoroso"

Due occupanti sono stati sgomberati da una casa di via Molfetta al Quarticciolo. L'ingresso è poi stato murato provocandone la reazione violenta contro polizia e operai

Sono volati calci, pugni, coltelli e anche mattoni, quelli della "loro" casa di via Molfetta che gli occupanti hanno scagliato con violenza contro poliziotti e operai. E' successo ieri pomeriggio al Quarticciolo, nel VII municipio. Gli agenti sono intervenuti per sgomberare due abusivi da un alloggio in via Molfetta. I due sono stati accompagnati dai vigili urbani negli uffici di polizia perché privi di documenti di identità. Completate le formalità i due sono tornati nell’abitazione, trovando sul posto personale incaricato dall’Ater per murare l’accesso all’immobile. Lì i due non ci hanno visto più e la violenza ha colpito chiunque fosse nel raggio di pochi metri.

Il 53enne, tra l'altro già noto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e furto, ha impugnato un coltello minacciando e inveendo contro gli operai, e rivendicando la proprietà dell’alloggio. Il più giovane, anche lui con precedenti penali per violenza privata, ha cominciato ad aggredire i vigili. Si è scagliato improvvisamente contro il muro appena eretto, abbattendolo e liberando l’ingresso della casa. Una volta entrato ha raccolto alcuni mattoni e li ha lanciati contro gli agenti. Alcuni di questi sono rimasti contusi. Quanto accaduto è già oggetto di polemiche.

“Il fatto è chiaramente da condannare. Alle persone aggredite va tutta la mia solidarietà. Murare gli immobili vuoti, affinché non vengano abusivamente occupati è un errore clamoroso da parte dell’amministrazione comunale e il simbolo del suo fallimento sul tema dell’emergenza casa”. Lo dichiara in una nota il consigliere provinciale Pd Nicola Galloro che prosegue: “Invece di assegnare questi spazi a famiglie in difficoltà, il Comune preferisce impedire ogni accesso, tanto che a Roma sono ormai centinaia gli alloggi resi inaccessibili e allo stesso tempo lasciati inutilizzati. Invece di recuperare alloggi e assegnarli subito, l’amministrazione Alemanno preferisce lasciarli al degrado. E’ un inaccettabile schiaffo alle migliaia di famiglie in attesa di una casa, con il rischio di forti tensioni sociali e di situazioni di conflitto causate dall’esasperazione”.

Per il consigliere Galloro: “Si sta seguendo erroneamente il vecchio modello Milano, dove la scelta di murare l’ingresso degli immobili non assegnati ha portato ad avere in città cerca 2500 appartamenti chiusi. A Roma – sottolinea - il numero di alloggi cosiddetti di risulta, ovvero recuperati dai precedenti assegnatari, è drasticamente diminuito perché il Comune ha indebolito l’azione di repressione contro il fenomeno delle occupazioni o di compravendita illegale.  Assurdo che  i pochi alloggi  recuperati vengano oltretutto murati”.
 

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