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Un guasto e l'allaccio provvisorio. Acea sparisce e il portone di un palazzo è sempre aperto da quasi 3 mesi

La lettera di un lettore indignato

In Italia, diceva un acutissimo Giuseppe Prezzolini, non c'è nulla di più definitivo del provvisorio e nulla di più provvisorio del definitivo. Ebbene, per colpa di Acea da 80 giorni ci ritroviamo col il portone di ingresso del condominio ancora aperto.

Ma andiamo con ordine. Siamo nel quartiere Alessandrino, periferia sud-est di Roma. A seguito di un guasto che ha interessato l’impianto elettrico dello stabile, lo scorso 27 ottobre la stessa Acea è intervenuta con un allaccio provvisorio, che ci consente di avere la corrente in casa ma ci espone alle intemperie e soprattutto costituisce un serio problema di sicurezza, poiché i cavi attraversano il portone di ingresso dell’edificio, lasciandolo di fatto aperto giorno e notte. Una soluzione che sarebbe dovuta essere temporanea, ma che dopo circa tre mesi di totale abbandono e menefreghismo sembra essere diventata definitiva.

Inutile dire che a nulla sono serviti i numerosi solleciti, da parte dei condomini e dell’amministratore condominiale, tutti tristemente ignorati. Da quel lontano 27 ottobre nessuno si è visto né sentito: siamo stanchi, delusi e arrabbiati. Per Acea evidentemente è normale che dopo 80 giorni ci troviamo ancora in questa situazione. A noi, francamente, sembra solo una vergogna.

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